Addio a Tamburini, trombettista jazz
Morto in un incidente in via Zanardi. Il cordoglio di Cremonini e Jovanotti
Marco Tamburini non ce l’ha fatta. Vittima dello scontro, sotto il ponte di via Zanardi, tra la sua moto Honda e due scooter. È successo venerdì alle 19.30, per il musicista a nulla è servita la corsa del 118 all’Ospedale Maggiore, dove è deceduto in serata. Ieri avrebbe compiuto 56 anni. Nato a Cesena, residente a Castel Maggiore, lascia la moglie e due figlie (di 22 e 15 anni). Trombettista jazz di livello internazionale, stimato anche nel mondo della musica pop ha collaborato tra gli altri, con Laura Pausini, Jovanotti, Grace Jones, George Michael, Vinicio Capossela, Cesare Cremonini.
Ma il jazz è stata la sua più grande passione e l’ha conquistato con il suo talento per la tromba suonando Steve Lacy, Curtis Fuller, Joe Lovano, Steve Coleman e Christian Escoudé. Diplomato al Conservatorio Martini di Bologna, docente di tromba jazz al Conservatorio Venezze di Rovigo, ha inciso nove album come leader e oltre cento come collaboratore, guidando anche la sezione fiati al Pavarotti International. Ha debuttato come jazzista nel 1984 e da allora ha suonato nei più dedicato anche Luca Carboni
Enrico Rava, raggiunto al telefono, con voce incrinata ha raccontato: «Non riesco a non pensarci e mi sembra impossibile. Eravamo amici da trent’anni, l’ho conosciuto a uno dei miei seminari. Era una persona dalla magia buona, se uno era depresso e lo incontrava si sentiva subito meglio. Fungeva anche da psicanalista. Tutti noi lo amavamo. Ed era un musicista fantastico». Incredulità e sgomento anche per Paolo Fresu. «La notizia ha sconvolto tutti i jazzisti italiani. Quando viene a mancare una persona