Corriere di Bologna

Rossi: «Ho soffiato sull’ultimo tiro Una sofferenza, ora serve la testa»

- A. Mos. © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

«Se Da Costa l’ha toccata sulla traversa di Castaldo? Non lo so, di sicuro o ho soffiato forte». Se la cava con una battuta Delio Rossi nel dopopartit­a, dopo lo scampato pericolo del 93’ e un episodio che ha fatto trattenere il fiato a tutto il Dall’Ara. «Ma se non si vuol soffrire non bisogna venire allo stadio, penso che saper soffrire specie in questo finale dove ci sono poche energie fanno parte del bagaglio di una squadra. Poi gli episodi fanno parte del gioco», spiega il tecnico rossoblù, a sua volta sofferente dopo una partita vissuta intensamen­te, in campo e in panchina dove a più riprese ha caricato la tribuna. Poi, l’analisi tattica: «Loro con la difesa a tre ci hanno sorpreso e alla prima occasione hanno segnato, poi abbiamo fatto discretame­nte bene e meritavano il 2-1 invece l’hanno fatto loro. L’Avellino è stato molto concreto: tre gol e una traversa con quattro tiri. Nel complesso dovevamo gestirla meglio, ma contava solo arrivare in finale».

Forze al lumicino per il gruppo di Rossi, con un Krsticic «che non mi ha chiesto il cambio ma di certo non sta bene» ma un Matuzalem ver s ione mvp. L’obiettivo in questo momento è uno solo: «Fare di necessità virtù. La finale sarà la terza gara in pochi giorni per noi ma anche per gli altri e in questo momento della stagione dove le energie sono poche conterà soprattutt­o la testa». Poi il tecnico concede l’onore delle armi al collega Rastelli che risponde così: «In finale tiferò per il Bologna, per l’onore che ci ha tributato il pubblico del Dall’Ara a fine partita. Davvero una cosa stupenda».

L’Avellino ci ha sorpreso, dovevamo gestire meglio ma è andata

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