Stanza verde, megaschermo e infografiche La cura che aggiusta gli errori degli sportivi
All’Isokinetic il test di ultima generazione: aiuta l’atleta a correggere le disfunzioni motorie
Quando lo fai ti sembra di giocare, eppure è una cosa seria e utile. È il Movement Analysis Test (M.A.T.), una nuova procedura di rieducazione e prevenzione degli infortuni adottata dall’Isokinetic, il centro medico bolognese specializzato in ambito sportivo, punto di riferimento internazionale del settore. Dopo l’isocinetica, la novità statunitense portata in Italia 30 anni fa da Stefano Della Villa (insieme a Gianni Nanni), oggi è il figlio Francesco a innovare grazie al M.A.T., test anch’esso proveniente dagli States, sperimentato per un anno nel centro londinese dell’Isokinetic e ora sbarcato nella sede di Casteldebole all’interno della Green Room: una stanza di vetro, con soffitto a piramide trasparente, un morbido prato sintetico, un megaschermo di 4 metri per 2, tre telecamere ad alta velocità (motion capture) che riprendono in diretta il test e trasformano i sei esercizi previsti in 12 video da cui vengono estrapolati altrettanti « frames » fondamentali per l’analisi dei movimenti.
Test di ultima generazione, che aiuta l’atleta a correggere le disfunzioni motorie che compie durante l’evento sportivo, visualizzandole in tempo reale durante gli esercizi di prova che effettuerà con questa nuova strumentazione, incentrata sul megaschermo, con le immagini arricchite da un’infografica live, posizionato davanti al paziente che mentre si muove si vede «in diretta» come in uno specchio. Coinvolgimento totale: mentre il medico specializzato spiega, insegna, indica quali movimenti correggere, lo sportivo può osservare in tempo reale la postura del proprio corpo e quindi gli errori dei propri movimenti. Chi scrive è entrato nella Green Room e si è sottoposto al M.A.T., particolarmente indicato per chi ha nel ginocchio il proprio punto debole, ma anche per chi ha problemi all’anca, alla caviglia e muscolari in genere. Muoversi correttamente aiuta a migliorare la prestazione e soprattutto a prevenire incidenti e infortuni. Fondamentale poi in ambito riabilitativo, dopo un intervento chirurgico.
L’esame dura circa un’ora. Fondamentalmente è una seduta sportiva, con tanto di abbigliamento adatto, durante la quale si corre si salta, ci si muove simulando posizioni tipiche della partita di calcio o di basket. Sei gli esercizi: Squat monopodalico (una sorta di inginocchiamento), il drop jump, lo scivolamento laterale la decelerazione, il single leg hop e il cambio di direzione (particolarmente importanti, se ne fanno circa 700 durante una match calcistico). Sempre affiancato dal medico specializzato, alla fine di ogni esercizio, grazie a vettori grafici che compaiono sullo schermo, l’analisi medica è immediatamente comprensibile. «Ecco, vedi, prima di saltare in alto pieghi eccessivamente le ginocchia e questo non va bene…». La presa di coscienza è istantanea e la possibilità di vedere subito i margini di miglioramento è coinvolgente. Apprendimento rapido. Alla fine della seduta, che costa 200 euro, il paziente riceve un report con tutti i dati registrati e tutte le immagini degli esercizi con relativa diagnosi.
Ogni esercizio viene valutato secondo 5 criteri oggettivi (stabilità dell’arto, del tronco, assorbimento dello shock e strategia motoria) e per ognuno dei quali c’è una valutazione che darà poi il voto finale in 100esimi: sopra i 90 il risultato è ottimale e non ci sono problemi specifici, fra 80 e 90 è sub ottimale e si riscontrano alcuni problemi, sotto gli 80 non va bene e le correzioni da fare sono tante. Se l’atleta seguirà le indicazioni di correzione fornite dal medico (per chi è reduce da un infortunio verrà prescritto un preciso percorso di riabilitazione), nel giro di tre settimane sarà in grado di recuperare 10 punti del test e quindi ridurre le possibilità d’infortunio, ma anche sfruttare meglio le potenzialità del proprio corpo/motore.