Rapinato 4 volte davanti alla scuola
Un sedicenne del Belluzzi denuncia: preso di mira da un «branco» di ragazzi più grandi
Un sedicenne che frequenta l’Itis Belluzzi in Santa Viola ha denunciato, accompagnato dai genitori, di aver subito 4 rapine a gennaio all’uscita dalla scuola.
Un gruppo di ragazzi più grandi che non frequentano l’istituto gli ha sottratto la paghetta minacciandolo con un coltello. Gli investigatori sono sulle tracce del «branco» e intanto la preside annuncia che «entro l’estate saranno installate le telecamere con i soldi della Città metropolitana».
È successo almeno quattro volte in poche settimane: un ragazzino di 16 anni accerchiato, prima nel cortile della scuola, poi subito fuori dal cancello, e costretto da quattro bulli più grandi armati di coltello a consegnare i pochi soldi che aveva in tasca. Alla fine lo studente non ce l’ha fatta più e ha raccontato tutto ai genitori che hanno sporto denuncia e avvertito la dirigente scolastica.
Sugli episodi, verificatisi all’istituto tecnico Belluzzi Fioravanti, in Santa Viola, la Procura ha aperto un fascicolo per rapina aggravata. I colpevoli, infatti, sono maggiorenni: tre o quattro persone, estranee alla scuola, che avevano preso di mira il ragazzino. La polizia sarebbe già sulla buona strada per identificarli.
I fatti sono successi tutti nel mese di gennaio, a poca distanza l’uno dall’altro e nel giro di poche settimane dal ritorno sui banchi dopo le vacanze di Natale. Almeno due volte il ragazzino è stato avvicinato dal branco dei più grandi dentro il cortile della scuola, durante l’intervallo dalle lezioni. In altri due casi, invece, le rapine si sarebbero consumate all’uscita e il gruppetto avrebbe addirittura atteso il 16enne fuori dal cancello per farsi consegnare, sotto la minaccia del coltello, i pochi euro della paghetta settimanale. La vittima, accompagnata dai genitori, la settimana scorsa ha sporto denuncia al commissariato di polizia Santa Viola. Anche la dirigente scolastica Roberta Fantinato si è subito attivata con gli inquirenti per individuare i colpevoli e tutelare la vittima. I bulli sono estranei all’istituto, ma probabilmente frequentatori degli spazi interni al cortile della scuola.
«É tutto sotto controllo — ci tiene a precisare la preside —. Le indagini sono sulla buona strada e ci siamo immediatamente attivati per vigilare ed evitare che si verifichi ancora». La stessa preside, però, conferma che in passato ci sono stati altri casi di furti ed estranei che si sono introdotti nel perimetro esterno alla scuola. Tanto che entro l’estate, grazie ai fondi della Città metropolitana, sarà installato un sistema di videosorveglianza nella scuola e nel parcheggio esterno. «Quando ci sono stati episodi più rilevanti ci siamo subito rivolti alle forze dell’ordine — spiega la preside Fantinato —. Ma siamo una comunità di 1.600 persone e abbiamo i problemi di una qualsiasi comunità così numerosa».
«Si tratta di azioni vigliacche in danno di un ragazzino — ammonisce invece il procuratore aggiunto Valter Giovannini —. Gli autori, una volta individuati, saranno trattati con la doverosa severità da parte della Procura e senza indulgere in facili giustificazioni del tipo “è una ragazzata”. Una rapina aggravata — ha aggiunto — tale resta a prescindere da chi la compie».
È il secondo minore vittima di angherie di cui si viene a conoscenza nel giro di pochi giorni. Meno di una settimana fa sia la Procura ordinaria che quella dei minori sono state chiamate a indagare su un caso di bullismo in un istituto di Molinella, denunciato dai genitori di un 16enne. In quel caso è stata chiamata in causa anche la scuola: il sospetto è che ci sia stata una sottovalutazione degli episodi.
La paghetta Il «bottino» i soldi che i genitori davano ogni settimana all’adolescente