Virtus, c’è la gara della vita «Adesso serve solo vincere Le contestazioni? Meritate» Valli: «Contro Pesaro Ray sarà al 30%, dovrà fare cose semplici»
Otto lunghissimi giorni fra la disfatta di Capo d’Orlando e la sfida cruciale di questa sera contro Pesaro alle 20.30.
Giorgio Valli, come è stata la gestione di questa settimana?
«Una settimana pesantissima. Giocare ogni 7-8 giorni diventa difficile a prescindere per una squadra con tanti americani che sono abituati a un ritmo molto più serrato. E quando sei reduce da quel crollo, tutto diventa più difficile. Ma ce lo siamo meritato».
L’unica nota lieta è stata la possibilità di dare tempo a Ray prima del rientro?
«Sì ci ha permesso di riassorbire qualche problema fisico, come una botta all’alluce per Hasbrouck e la solita borsite ai talloni di Mazzola. Ray sarà della partita e rimarrà fuori Fells, ma sarà al 30% del suo potenziale. Lo sappiamo noi e lo sa lui, l’importante è questo perché non ci sarebbe nulla di peggio che aspettarsi da Ray quello che Ray ancora non è».
Che tipo di apporto si
aspetta da lui?
«Gli chiederò di fare le cose semplici, cioè limitare il suo avversario e giocare in maniera un po’ diversa dalle sue abitudini. Questa è la cosa più difficile, perché i giocatori di talento fanno fatica a non giocare con il loro stile, ma lui è un
ragazzo intelligente».
Dopo Capo d’Orlando anche la società non è rimasta in silenzio chiedendo una reazione contro Pesaro.
«La squadra dovrà vincere questa partita, ce lo ha ribadito anche Pietro Basciano (il presidente della Fondazione,
ndr) che all’allenamento ha parlato alla squadra. La società ci è stata vicina in modo esigente ma positivo. Sentiamo molto questa pressione ma fa parte della nostra vita e del gioco. I ragazzi hanno ricevuto il messaggio e si sono impegnati moltissimo nel lavoro, consapevoli che solo di squadra si possono vincere queste partite».
Come si ferma Austin Daye, la stella di Pesaro che sta viaggiando a 22,8 punti e 9,9 rimbalzi di media con il 51,9% da tre?
« Quando affronti questi giocatori è importante che gli altri stiano al di sotto delle loro medie abituali. Non possiamo azzerare il talento di Daye, ma solo cercare di limitare gli altri e cercare di migliorare le
nostre percentuali. Se fai 4/23 da tre come a Capo d’Orlando diventa difficile vincere».
Se non si batterà Pesaro, a 11 giornate dalla fine la Virtus sarà ultima in classifica e con un pesante fardello negli scontri diretti. C’è preoccupazione?
«Quando sei sul fondo devi essere preoccupato. Però bisogna reagire».
Quale è la ricetta per uscire da questa situazione?
«Credere nel compagno e nella squadra. A questo punto della stagione contano di più le squadre che gli individui. Questo spirito non è mai venuto meno, anche a Capo d’Orlando siamo rientrati in campo dopo l’intervallo facendo una buona difesa, però ci sono mancati i canestri da tre punti su tiri ben costruiti».
La scorsa settimana è arrivata anche la contestazione dei tifosi.
«I tifosi ci sono stati vicino, ci hanno incitato a loro modo ma lo hanno fatto. Vogliamo ripagarli con una vittoria».