Merola scalda i motori, Bonaccini firma il Patto con Bologna
Il 19 febbraio parte la campagna elettorale. Il presidente: «L’alternativa al Passante decisione storica»
Venerdì prossimo, il 19 febbraio, il sindaco Merola aprirà la sua campagna elettorale e lo farà inaugurando la sede che ha scelto come quartier generale, il circolo Passepartout di via Galliera in centro storico, vicino a piazzetta della Pioggia.
A dare una mano in anticipo al sindaco ci ha pensato ieri anche il governatore Stefano Bonaccini che ha riunito la giunta in Comune a Bologna (nell’ambito di un tour in tutta la regione) e ha riservato per l’occasione l’annuncio dei cinque milioni conferiti per l’aumento di capitale di BolognafFiere (altri cinque li metterà il Comune). «Se la Città metropolitana è forte — ha detto il governatore — risulta più forte anche il sistema emiliano romagnolo».
Non solo. Gli assessori della giunta regionale hanno fatto il bilancio degli interventi su Bologna del primo anno di mandato. L’assessore alla Scuola, Patrizio Bianchi, ha parlato dei 17 milioni di euro stanziati per la riqualificazione delle scuole. Poi ci sarebbero i 24 milioni di euro in arrivo da Roma contro il dissesto idrogeologico a cui si aggiungono altri 4 milioni stanziati dalla Regione. Infine ci sono le risorse stanziate sulla mobilità: i 27 milioni di euro messi, anzi rimessi, sul People mover, i 60 milioni per i nuovi treni e molto altro. Addio policentrismo, dunque.
Ma come era stato per la giunta Errani a cui non sono bastati tre mandati per risolvere il problema del nodo bolognese, anche la giunta Bonaccini al primo anno si è incagliata nella maledizione del Passante autostradale Nord. Soprattutto da quando, l’11 novembre scorso, il sindaco Merola all’improvviso ha rinunciato al progetto di cui si discuteva da almeno 15 anni. Da allora Regione e Comune hanno puntato con decisione sul piano alternativo, abbandonato a suo tempo perché considerato troppo impattante: l’allargamento dell’autostrada in sede.
Ieri il governatore ha ripetuto per filo e per segno le dichiarazioni che ha fatto negli ultimi mesi. Ma ormai è chiaro che Regione e Comune vogliono chiudere con governo e Autostrade sul progetto di allargamento in sede, alternativo a quello del Passante.
«Sarà una decisione storica — ha detto il presidente della Regione — ma dobbiamo risolvere ora il problema del congestionamento perché altrimenti sarà un disastro e non solo per Bologna».
Sel e i Cinque Stelle hanno esultato per l’affossamento del Passante Nord. Poco importa se la bretella era morto già tre mesi fa, adesso il punto chiave in questa infinita partita di poker è che Comune e Regione devono andare a vedere le carte. E la speranza è che a marzo o ad aprile ( o quando sarà) arrivi davvero la fumata bianca.
Non si risolverà il tema di decongestionare la città dalle polveri sottili che arrivano dall’autostrada ma almeno si risolverà il problema dal punto di vista della mobilità.
Governatore Se la Città metropolitana è forte risulta più forte anche il sistema emiliano romagnolo