Corriere di Bologna

Baby-criminali nella morsa del web Denunciati in 24 per i cyber reati

- Andreina Baccaro © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Sono nativi digitali i minorenni di oggi, ma proprio per questo più esposti ai reati commessi nel web, sia come vittime che come colpevoli. In occasione del «Safer Internet Day» la Polizia postale e delle comunicazi­oni di Bologna ha diffuso i dati sui cyber reati commessi in Emilia-Romagna che hanno coinvolto minori. Più di 80 casi di minacce, molestie e diffamazio­ni online, 23 episodi di diffusione di materiale pedopornog­rafico, 13 furti di identità sui social network sono stati trattati dagli agenti.

Complessiv­amente sono stati 120 i reati via web che hanno dato da lavorare agli inquirenti nel 2015. Ventiquatt­ro minorenni emilianoro­magnoli sono stati beccati e denunciati. E, a sorpresa, tracciando i siti di pedopornog­rafia e risalendo agli utenti del web che scambiano materiale pornografi­co che ritrae minorenni, gli inquirenti si sono imbattuti in ragazzini sotto i 18 anni. Nove minori sono stati denunciati per scambio o diffusione di materiale pedopornog­rafico. Ma i minori possono farsi e fare male anche con le parole scambiate sul web: 6 sono state le denunce contro minori per minacce e 5 per diffamazio­ne.

Sempre nel 2015 due adulti sono stati arrestati in EmiliaRoma­gna per pedofilia online: una di queste è un caposcout 24enne di Padova ma residente a Bologna, che procacciav­a le sue vittime sui social. É stato scoperto grazie alla denuncia dei genitori di un 12enne bolognese adescato in chat. Sedici sono stati invece gli adulti denunciati per pe- dofilia online e 35 le perquisizi­oni domiciliar­i fatte dagli inquirenti.

Nel corso del 2015 la Polizia postale ha poi monitorato 280 siti internet: 48 di questi sono risultati essere siti pedopornog­rafici e inseriti nella blacklist.

Ieri mattina gli agenti hanno iniziato un giro nelle scuole del Bolognese per istruire i ragazzi sul corretto uso di Internet e dei social network, partendo dall’istituto comprensiv­o di Anzola, dove circa 350 studenti hanno partecipat­o al workshop con il dirigente della Polizia postale di Bologna Geo Ceccaroli. «Agli studenti abbiamo cercato di dare risposte su come evitare le insidie che si celano dietro la quotidiana navigazion­e sul web — spiega Ceccaroli — e dietro le relazioni che si sviluppano sui social network».

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