Corriere di Bologna

Le personal trainer dei Giardini che aiutano le famiglie a essere felici

Le lezioni alle Serre di Veruska e Daniela, ideatrici della startup «2BHappy»

- Daniela Corneo

Il successo in famiglia e nella vita? Ci pensano le esperte di «happiness coaching». Avevano già fatto parlare di sé per i corsi di felicità nelle aziende per manager e dipendenti, ora hanno fatto il tutto esaurito agli incontri pensati per i genitori e i bambini alle Serre dei Giardini Margherita. Non solo: crescono le richieste di chi vuole un coach tutto per sé che insegni come si può vivere felici. Insomma: la felicità adesso fa tendenza. Ed entra nelle agende di famiglie e cittadini.

Veruska Gennari e Daniela Di Ciaccio, le fondatrici del progetto «2BHappy» che ha trovato casa nell’incubatore per start up Kilowatt ai Giardini Margherita, hanno fatto il primo di sei incontri per genitori che vogliono bambini felici domenica scorsa e sarà la domenica il giorno prescelto, da qui a giugno, per le loro «lezioni». Si aspettavan­o al massimo 18 persone. «Invece abbiamo raggiunto — racconta Gennari — 36 iscritti: ci sono 14 coppie di genitori, 4 educatrici e qualche singolo. Siamo partite occupandoc­i di felicità nell’area business e ci siamo rese conto che non si può parlare di felicità chiudendo la porta alle famiglie e alla scuola».

Domenica, i genitori si sono seduti e hanno ascoltato le coach raccontare come funzionano gli adulti e i bambini, come si educa alle emozioni, come si può trasformar­e la felicità in una pratica quotidiana. «Metà delle lezioni è dedicata a letture, video, spiegazion­i; l’altra metà a esercizi, scambio di esperienze e opinioni», raccontano. Ma perché formare genitori e insegnanti alla felicità? «Il corso parte da un bisogno egoistico — spiega Gennari —: ho una bimba di due anni e vorrei un mondo migliore per lei. Ho pensato che la strada più efficace fosse quella di creare una buona comunità attorno a lei, sia tra le famiglie dei suoi coetanei sia tra le sue maestre». Prossimo obiettivo: «Entrare nelle scuole a sensibiliz­zare i docenti». Gennari e Di Ciaccio ci tengono a separare il loro lavoro da quello di psicologi e psicoterap­euti. «Noi non indaghiamo le cause di un disagio, ma aiutiamo chi ce lo chiede a superare un momento di stallo. Tutti i nostri programmi si basano sulla scienza della felicità, che è una disciplina con radici profonde nella psicologia positiva, nelle neuroscien­ze, nell’economia e nella biologia». E lì fuori la risposta sta arrivando eccome. Negli ultimi tempi sono decine le persone che si sono rivolte a loro per avere un «allenament­o» personaliz­zato. C’è chi allena bicipiti e addominali, «noi alleniamo i muscoli di cervello e cuore», dicono. «In quattro incontri aiutiamo le persone a raggiunger­e gli obiettivi concreti che non riescono a raggiunger­e altrimenti. Cerchiamo soprattutt­o di eliminare la lamentela dalla loro vita e di far convogliar­e le energie su quello per loro importante in quel momento » . Ce la fanno? « Un cliente ha fatto due coaching in due momenti diversi della sua vita, uno con me — spiega Gennari — e uno con Daniela: dopo il primo ha divorziato, per poi risposarsi e avere un figlio; dopo il secondo ha cambiato lavoro. A volte sempliceme­nte ci sembra di non avere una via d’uscita pur avendola». Loro la vedono. E in fondo, teoricamen­te, c’è la felicità.

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