Un milione ai terremotati
Via libera da Viale Aldo Moro. Bonaccini: «Resteremo quanto serve»
Un milione di euro per aiutare il Centro Italia dopo il sisma. E la promessa di restare «finché sarà necessario», oltre che di «accrescere il nostro impegno in futuro».Il governatore Stefano Bonaccini, in visita ai campi allestiti nella Marche dalla Protezione civile dell’Emilia-Romagna, annuncia i nuovi impegni di Viale Aldo Moro per le zone colpite dal terremoto. La Croce Rossa regionale, intanto, apre un hub di raccolta aiuti a Bologna. Che si affiancherà a un altro magazzino a Faenza.
Un milione di euro subito e piena disponibilità sul campo fino a quando ce ne sarà bisogno: è questo l’aiuto su cui i territori colpiti dal tremendo sisma che ha investito il Centro Italia scorso potranno contare da parte della Regione Emilia-Romagna. Dopo l’immediato invio di mezzi e volontari della Protezione civile regionale arriva dunque anche un aiuto economico, che la giunta regionale stanzierà lunedì prossimo a favore delle popolazioni colpite dal sisma. La stretta di mano dell’Emilia-Romagna alle Marche si è concretizzato ieri a Montegallo, paese in provincia di Ascoli Piceno vicino all’epicentro del terremoto, dove circa 200 volontari e tecnici della Protezione civile emiliano-romagnola hanno montato 3 campi che ospitano 250 persone. A incarnare l’abbraccio tra le due regioni il presidente emiliano-romagnolo Stefano Bonaccini e quello marchigiano Luca Ceriscioli, che insieme al capo della Protezione civile nazionale, Fabrizio Curcio, hanno visitato il comune colpito dal terremoto.
«Come Regione Emilia-Romagna abbiamo ribadito la disponibilità a rimanere fino a quando ci sarà bisogno e implementare, se richiesto, il nostro apporto — ha promesso Bonaccini dopo aver incontrato i cittadini e il sindaco di Montegallo, Sergio Fabiani — qui la notte la temperatura scende di molti gradi e bisogna evitare che anche una sola persona passi l’inverno in tenda». Il presidente dell’Emilia-Romagna, accompagnato da una delegazione composta dal sottosegretario Andrea Rossi, dall’assessore Paola Gazzolo, dal capo della Protezione civile regionale Maurizio Mainetti, dal delegato della Curia di Bologna don Massimo Ruggiano e dal direttore della Caritas bolognese Mario Marchi, ha poi ringraziato i volontari emiliano-romagnoli impegnati nell’area del terremoto: «Nel 2012 le Marche hanno dato un grande aiuto ai cittadini emiliani colpiti dal sisma, ora è il nostro turno». Lodi alla Protezione civile emiliano-romagnola sono arrivate poi dal responsabile nazionale Curcio, che ne ha sottolineato «l’altissima efficienza», e dal sindaco di Montegallo, che l’ha definita «un esempio».
Sul fronte interno, intanto, la Croce Rossa regionale in accordo con la Protezione civile ha aperto due centri di stoccaggio del materiale raccolto per i terremotati. Si tratta della Caserma San Felice in via Prati di Caprara (punto di riferimento per l’Emilia) e della sede della Croce Rossa di Faenza (per la Romagna). I due hub, entrambi di mille metri quadrati, non saranno però
Bonaccini Le Marche nel 2012 ci hanno dato un grande aiuto, ora ricambiamo Gli hub della Croce Rossa raccoglieranno materiale dalla regione per i terremotati
aperti alla cittadinanza che vorrà donare scorte, ma fungeranno da centri di raccolta unici sul territorio. «L’hub di Bologna, gestito da 25 volontari, è operativo da giovedì scorso e aperto 24 ore su 24. Disponiamo di 8 camion, 4 auto-articolati e 4 mezzi pesanti con cella frigorifera, che partiranno appena ci sarà una richiesta per raggiungere le zone colpite», spiega Antonio Scavuzzo, presidente regionale della Croce Rossa.