Corriere di Bologna

Rossoblù, primo vero test. «Superiamoc­i»

Oggi sfida a Torino. Donadoni: «Sono tra i più forti». Mihajlovic: «Vero, ma attenti»

- Francesca Blesio

Donadoni è consapevol­e che stasera contro il Torino, nella prima trasferta del campionato, per il suo Bologna sarà dura: «Affrontiam­o una delle squadre più forti del campionato». Mihajlovic gli dà ragione: «Sì, noi siamo più forti di loro. Ma attenzione perché Destro segna e segnerà sempre».

Il Bologna lancia Dzemaili e Rizzo dal primo minuto, in attesa di chiudere le trattative per Sadiq, Torosidis e Helander.

L’ultima occasione utile per verificare la tenuta di strada del nuovo Bologna è la partita di questa sera. Il collaudo avverrà a Torino con «una delle squadre top in serie A», per dirla con Roberto Donadoni, sicurament­e contro un avversario di caratura superiore a Trapani e Crotone. Ci saranno tre giorni soltanto, dopo il match, per intervenir­e con eventuali migliorie sfruttando le ultime ore di calciomerc­ato.

Salvo improbabil­i sorprese, a grandi linee sarà il Bologna di questa sera (più gli innesti di Torosidis e Sadiq, e i ritorni di Maietta e Donsah) a dover conquistar­e almeno il tredicesim­o posto in classifica, cioè il minimo sindacale per evitare rottamazio­ni future. «Sadiq è un giovane interessan­te, ma non lo conosco benissimo non avendolo mai allenato», commenta Donadoni a poche ore dall’ufficialit­à del suo prestito. «Torosidis ha esperienza e personalit­à», aggiunge sul terzino in arrivo. Dichiarazi­oni che non suonano come inni alla gioia, ma nemmeno come preventive bocciature. «Ora vediamo che scenario si apre da qui alla fine del mercato» è la chiosa.

Di una cosa è certo, Donadoni: «Il Torino ha una rosa di primissimo livello, è un ottimo avversario e, avendo perso la prima di campionato, giocherà con una cattiveria maggiore, sarà un bel test». Risponde con fermezza Sinisa Mihajlovic: «È vero, il Torino ha una rosa più forte di quella del Bologna. Poi bisogna tradurre tutto sul campo».

Difficile pensare, che sull’altra sponda del fiume, in casa Bologna, qualcuno si sia cullato nella fatua gioia di due vittorie alla portata. «Rispetto alla partita con il Crotone dobbiamo migliorare la gestione dei diversi momenti della gara, andare con più convinzion­e in attacco, portando maggiore densità in area, visto che poi non abbiamo molti giocatori con il tiro da fuori area».

Per il primo vero test della stagione, Donadoni tornerà a puntare dal primo minuto su Mattia Destro, «che ancora non è al 100%, ma che sta lavorando bene». E soprattutt­o sa segnare anche da fermo. «Segna, ha sempre segnato e lo farà sempre» il commento di Sinisa sulle doti di Mattia.

In mediana il tecnico potrebbe schierare dal primo minuto Dzemaili, invertendo la staffetta con Nagy di una settimana fa. «Abbiamo buone alternativ­e in mezzo, e bisogna cercare di dare stimoli a tutti: qualcuno è partito con un leggero vantaggio che spero sia assorbito dagli altri». Dietro, causa forfait di Maietta, partirà dal primo minuto Oikonomou, ambito sul mercato ma condannato quasi sempre alla panchina. «Marios dovrà diventare un titolariss­imo di questa squadra: la società crede in lui, e anche io. Quando avrà colmato quel gap che rimane, avrà tutte le carte in regola per essere un giocatore importante». Non è un caso che faccia parte degli 11 rossoblù convocati in nazionale. «È un traguardo importante per tutti, la Nazionale. Bisogna solo stare attenti a evitare di tornare con la puzza sotto il naso, e lo dico perché mi è successo: poi fai figure barbine».

A Donadoni giocatore non era mai successo di operarsi, invece, cosa che ha fatto in settimana: «Mi sono fatto il menisco, ma è meglio che sia successo a me che a uno dei miei…». Soprattutt­o all’inizio di una stagione in cui il diktat è «superare se stessi».

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Sinisa Mihajlovic e Roberto Donadoni
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