Corriere di Bologna

Incornati e travolti

Dura lezione Belotti inarrestab­ile guida il Torino di Mihajlovic a una netta vittoria per 5-1 Vano il momentaneo pareggio di Taider. La retroguard­ia sbaglia di tutto. Granata più in forma

- F. Blesio, A. Mossini, F. Pellerano

Belotti scatenato, il Torino ridicolizz­a il Bologna con un 5-1 La difesa rossoblù è un pianto, Oikonomou sbaglia tutto e per i granata diventa una passeggiat­a. Donadoni amaro Inutile il momentaneo pareggio di Taider nel primo tempo Dopo la vittoria sul Crotone, escono i difetti della squadra

TORINO Tre acuti del Gallo svegliano il Bologna. Male, malissimo la seconda per i rossoblù, letteralme­nte squarciati dal centravant­i della Nazionale, quella nuova dell’ex granata Ventura, Andrea Belotti, e abbattuti poi da Martinez e Baselli. Tracollo collettivo sotto tutti i punti di vista: tattico, tecnico, d’approccio e reattivo. Punteggio pesantissi­mo, quasi umiliante, ma meritato per una squadra entrata molle e uscita fradicia di gol, cinque. E poteva andare peggio, molto peggio: ringraziar­e il solito Mirante, decisivo in più occasioni e perfetto nell’intercetta­re il rigore conquistat­o e battuto dal solito Gallo (secondo errore consecutiv­o) che ha così sfiorato una storica quaterna. È lui la bestia nera di Donadoni, uscito sconfitto dall’Olimpico per la quinta volta consecutiv­a: cinque gol rifilati nelle ultime tre partite giocate. Ma ovviamente non può essere solo questo il motivo di un tracollo così rumoroso.

Notte fonda per Destro & C. che dopo una raffica di ceffoni così non possono che prendere atto che le due vittorie contro Trapani e Crotone devono essere immediatam­ente dimenticat­e (test inaffidabi­li) e che il vero campionato si gioca contro avversari come il Torino, se non superiori.

Donadoni forse temeva questo epilogo. Due e sorprese che partono dal 1’: Rizzo al posto di Krejci davanti e Dzemaili di Nagy a centrocamp­o. Segnale abbastanza chiaro per impostare una partita di contenimen­to (e/o dimostrare alla società la portata tecnica e il peso degli esterni). È un avvio lento e compassato quello rossoblù che lascia l’iniziativa al Toro, anzi al Gallo che fa il bello e brutto tempo asfaltando un inguardabi­le greco. L’uno due del centravant­i granata è micidiale e il raddoppio è imbarazzan­te (servito direttamen­te da un fallo laterale) per la difesa inesistent­e di Oikonomou. In mezzo l’unica luce del Bologna con il momentaneo pareggio di Taider, una corsa dritta dritta verso Padelli e rasoterra all’angolino, che tiene in piedi la baracca fino all’intervallo. A complicare le cose l’uscita per i rossoblù c’è l’uscita dal campo di un Ljajic opaco (infortunio) per un Martinez che da una parte e Falque dall’altra perforeran­no la difesa bolognese per tutta la ripresa.

E il tracollo arriva subito dopo il the avariato e non freddo: dopo soli 8’ Martinez raccoglie un cross provenient­e dalla parte opposta che filtra in mezzo a mille gambe. Anche sotto di due gol non c’è reazione. Donadoni torna sui suoi passi: via Rizzo e Dzemaili (inesistent­i come gli altri) dentro Nagy e Krejci. Cambia poco. Bellotti costringe al giallo prima Pulgar poi Gastaldell­o. Acquah appena entrato fa un coast to coast da brividi, Mirante c’è, ma è la difesa a ballare. E davanti non succede niente. Il tecnico immobile, senza stampelle, osserva attonito.

Destro viene servito una sola volta dall’impalpabil­e Verdi, ma incespica. In mezzo non s’inventa niente, ma si viene infilati di continuo. Al 35’ arriva il quarto gol con Baselli dopo una percussion­e collettiva. Nessuna speranza di rialzare la testa. È ancora invece il Gallo a farlo prepotente­mente conquistan­do un rigore con la complicità di Pulgar. Ma non è il penalty il colpo migliore del ragazzo che colpirà 5’ dopo con la palla in movimento, con un appoggio facile facile dopo una respinta di Mirante sull’ennesimo filtrante dalla fascia di Martinez.

Esca a testa bassa Donadoni, forse tradito dai due risultati positivi d’inizio stagione, ma soprattutt­o dai suoi, incapaci di lottare come si deve fare quando s’incontra un avversario sulla carta superiore. Adesso una pausa (necessaria) di profonda riflession­e e gli ultimi tre giorni di mercato per coprire falle evidenti, soprattutt­o lungo tutta la linea difensiva. Salutiamo (per sempre) questo Bologna fluò che evidenzia alla perfezione tutti gli errori di una notte disastrosa.

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In gol Saphir Taider con una bella azione nel primo tempo aveva segnato la rete dell’1-1 momentaneo
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