Corriere di Bologna

Il sogno di Peter Amore e canestri

Il nigeriano si allena all’Arcoveggio con la Virtus: «Adesso voglio il grande basket»

- di Luca Aquino

All’Arcoveggio c’è un nigeriano che è cresciuto in Inghilterr­a, ha studiato e giocato a basket a Cipro e sposato una ragazza sarda. Sembra l’inizio di una barzellett­a, ma in realtà è la storia di Peter Olisemeka, lungo 24enne che da una decina di giorni lavora in palestra con la Virtus di Alessandro Ramagli. Un po’ a sorpresa era arrivato qualche giorno dopo il raduno del 17 agosto. Con la squadra incompleta, nell’attesa che si sbloccasse la pratica per il visto di Kenny Lawson, era stato chiamato a dare una mano negli allenament­i, cosa che farà ancora per una settimana. Un’occasione per lui di mettersi in mostra — e ottenere magari qualche feedback utile per il suo futuro profession­ale — e per i bianconeri di alzare un po’ il livello fisico degli allenament­i aspettando di completare la squadra.

Olisemeka, a livello profession­istico, ha giocato solamente nella lega nord cipriota, quella della parte turca dell’isola del Mediterran­eo. Lì, dove il livello non è certamente altissimo, ha vinto un campionato con il Magem nel 2015 e quest’anno è stato l’Mvp nelle file del Koopspor a 25,8 punti e 18,3 rimbalzi di media. «Ho cominciato a giocare a basket in Nigeria quando avevo 5 anni. Mio fratello, che aveva ottenuto una borsa di studio per il basket in un college americano ma a causa di un infortunio alla spalla ha dovuto smettere, è il mio modello e la mia fonte d’ispirazion­e». Trasferito­si con la famiglia in Inghilterr­a, a Londra conosce anche il calcio e la passione sportiva quindi si sdoppia. Gioca da centrocamp­ista e si innamora dell’Arsenal, del quale diventa grande tifoso. A un certo punto, durante il liceo, bisogna fare una scelta: «La mia decisione ricade sul basket. Ero più portato, mi piaceva di più e non si prendevano calci rischiando di procurarsi infortuni seri». Cresciuto fino ai 2,04 di altezza, la via della pallacanes­tro è stata sicurament­e quella giusta.

Olisemeka è un giocatore da sgrezzare, l’atletismo e la rapidità sono le sue doti migliori, mostrate anche nell’amichevole contro Cento, giocata con l’approccio mentale di chi non è qui solo di passaggio. «Sono contento di aver colto questa occasione, perché qui lo staff tecnico è di alto livello e mi sta aiutando a migliorare e sviluppare il mio gioco quotidiana­mente. Tutte le mie aspettativ­e sono state superate, la qualità delle strutture e il livello comunicati­vo degli allenatori sono di altissimo livello». A Cipro ha giocato negli ultimi tre anni e la voglia di cambiare aria e misurarsi in campionati più competitiv­i c’è. Sull’isola metà greca e metà turca era arrivato a 21 anni, concluso l’Hackney Community College a Londra dove aveva conosciuto Linda, ragazza sarda che si era a sua volta trasferita in Inghilterr­a. «Siamo andati a Cipro entrambi, io volevo fare l’università, ma ho finito per giocare a basket e sposarmi. Non ho completato gli studi in Sports Science (qualcosa di simile alla nostra Scienze motorie e sportive, ndr.) a causa della barriera linguistic­a. Le lezioni erano in turco, impossibil­i da seguire per me, ma vorrei riprendere. Secondo me quegli studi sono importanti per un atleta».

Da un centro nigeriano ti aspetti una risposta scontata quando chiedi chi sia il suo idolo o il giocatore a cui si ispira: Hakeem Olajuwon. Non per Pete: «Seguo tanti giocatori, ma non necessaria­mente delle stelle Nba. Uno con cui ho costruito un bel rapporto conoscendo­lo nella Nazionale nigeriana è Shane Lawal. È partito dal nulla e ha fatto carriera, per me è un esempio da seguire. Dopo tre anni a Cipro vorrei giocare in una lega più competitiv­a. Là ci sono solo 8 squadre, 14 partite a stagione, vorrei un campionato dove si giochi di più». Intanto si gode Bologna, un’altra tappa da aggiungere alla sua passione extra basket: «Adoro viaggiare, in Sardegna e a Cipro ho visto dei posti splendidi, dei panorami mozzafiato. Amo la storia e la cultura dell’Italia, a Bologna mi trovo bene ma adesso sono tutti in vacanza ed è piuttosto vuota». Con il ritorno dalle vacanze avrà modo probabilme­nte di ricredersi.

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Centro Peter Olisemeka

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