Corriere di Bologna

«Mai intimidito nessuno Fu lei a volermi vedere per trovare una soluzione»

- G. R. © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

«Non ho mai minacciato la Conti o altri amministra­tori comunali né ho assunto atteggiame­nti che potevano essere interpreta­ti come tali». È il 20 ottobre scorso e il direttore generale di Legacoop Bologna Simone Gamberini è in Procura per essere interrogat­o sulle presunte minacce alla sindaca Isabella Conti. Ha saputo d’essere indagato un mese prima, dopo la notifica della proroga delle indagini innescate dalle denunce della prima cittadina.

La Conti ha raccontato ai carabinier­i che le prime pressioni arrivarono proprio da lui, nel giugno 2014, quando Gamberini è a un passo dall’assunzione come quadro di Legacoop. La sindaca parla dell’interessam­ento di Gamberini alla vicenda di Idice tanto da suggerirle un incontro con Garagnani di Coop Costruzion­i. Una prospettiv­a che Gamberini ribalta davanti ai pm. Parla di incontri casuali e di consigli stimolati dalla Conti. «L’11 giugno, quale responsabi­le enti locali Pd, ho organizzat­o un incontro in via Rivani con i sindaci della provincia. Al termine, mi fermai con la Conti e mi manifestò la sua preoccupaz­ione per l’area di Idice. Le chiesi quale fosse la sua intenzione e le diedi consigli. Disse che aveva preso un impegno con gli elettori, le suggerì di aprire un confronto sul Psc e con il consorzio». Gamberini racconta ai pm delle difficoltà della Conti a relazionar­si con gli attuatori perché, a suo dire, c’erano indagini in corso sull’acquisizio­ne dei terreni che riguardava­no alcuni di loro: «Disse che avevano intrattenu­to rapporti con dirigenti del Comune, fece il nome di Mari (ex dirigente che seguì il progetto, ndr). Aggiunse che Schippa (ex assessore all’Urbanistic­a della giunta Macciantel­li che diede il via alla Colata, ndr) aveva tenuto un atteggiame­nto opaco nella vicenda di Idice e che non si fidava neppure dell’assessore Archetti, anch’egli in contatto con Dipierri (componente del consorzio, ndr)». Il dg dice ai pm d’aver consigliat­o alla Conti di assumere un tecnico urbanistic­o e un legale per sbrogliare la matassa e di aver informato della conversazi­one il segretario provincial­e Pd Raffele Donini, «anche perché l’ex sindaco Macciantel­li era componente della segreteria provincial­e».

A settembre i due s’incontrano casualment­e alla Festa dell’Unità: «Mi informò di essere andata avanti su Idice e mi disse “vediamoci”». Passa un mese e va in scena l’incontro caldeggiat­o con Garagnani. È Gamberini ad accompagna­rlo in Comune: «Si ragiona sulla possibilit­à di rimodulare l’obiettivo pubblico dell’intervento, la Conti dice che una nuova scuola non serve più e si potrebbe riqualific­arne una esistente, ipotesi che Garagnani prende in consideraz­ione. Il giorno dopo la Conti mi telefona indicandom­i l’istituto». Insomma, Gamberini descrive un clima tutt’altro che teso, quasi di collaboraz­ione, che cambia il 28 ottobre quando Conti incontra i soggetti attuatori, le coop mandano i legali ma lei li mette alla porta. «Allora Garagnani mi sollecita un incontro con lei per capire. Ci vediamo il 5 novembre e mi informa che vuole revocare il Poc. Le dico che il consorzio stava verificand­o la possibilit­à di un contenzios­o».

Coop e imprendito­ri preparano la strada alla causa. «Garagnani mi chiese di partecipar­e a un incontro tra avvocati, il legale di Venturoli disse che lui voleva denunciare la dirigente che aveva lavorato alla delibera. Espressi il mio disappunto, anche a impugnare la delibera al Tar, si sarebbe dovuta impugnare l’eventuale delibera consiliare». Il 2 dicembre Gamberini riceve dalla Conti un sms di auguri per il compleanno e, a suo dire, la sindaca chiede un incontro. «Ci vediamo in Comune ma poi mi invita al bar e mi dice che correva la voce che sarebbero state fatte denunce. Le dissi che ero contrario ma che gli attuatori stavano valutando». L’ultimo passaggio dell’interrogat­orio riguarda presunte interviste concordate con Venturoli e con un noto avvocato: «Mai fatto», risponde secco Gamberini.

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Il vertice Simone Gamberini, prima di entrare in Legacoop, è stato sindaco di Casalecchi­o per due mandati

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