L’assessore al lavoro scrive per il Carlino in sciopero Ira giornalisti
I giornalisti del Resto del Carlino e del Quotidiano Nazionale hanno scritto una lettera aperta a Patrizio Bianchi, assessore in Regione, perché «sbalorditi dall’irrispettoso atteggiamento che come assessore al Lavoro» ha avuto nei loro confronti.
Al centro della questione un intervento a sua firma pubblicato sul giornale di ieri, durante il secondo dei due giorni di sciopero dei giornalisti. Bianchi ha risposto precisando che «non mi sostituivo certamente al lavoro dei giornalisti, che ho sempre rispettato. Mi scuso se questa mia disponibilità al dialogo sul tema del diritto allo studio può essere sembrata una lesione dei vostri legittimi diritti».
Ecco le accuse del cdr della redazione: «Martedì e mercoledì praticamente tutti i giornalisti del nostro gruppo hanno protestato contro i vertici e la direzione della Poligrafici Editoriale. Oggi (ieri, ndr), sulla cronaca di Bologna del Carlino uscita in edicola, confezionata praticamente solo da direttori e vicedirettori, c’è un intervento a sua firma, sul tema della convivenza tra città e studenti, con tanto di foto, che occupa quasi una pagina. È come se lei avesse lavorato alla catena di montaggio in un fabbrica metalmeccanica dove gli operai avevano incrociato le braccia. Ci dispiace molto assessore di questo suo comportamento, e ne sono più dispiaciuti i tantissimi giovani aspiranti giornalisti che da precari hanno scioperato in questi giorni, ragazzi che probabilmente non possono sentirsi tutelati da un assessore al lavoro che acconsentendo alla pubblicazione di un suo intervento in un giornale in sciopero ha calpestato i loro diritti».