L’INTERVENTO DEI CARABINIERI CHE A VOLTE È MEGLIO EVITARE
A volte un «risolvetevela da soli» potrebbe starci bene. Lo penso dopo avere letto che i carabinieri sono stati chiamati da alcuni genitori scontenti della maestra di terza elementare dei loro bambini perché secondo loro li trattava male e gli impediva di andare in bagno. Mentre il poliziotto di Piazza Verdi ha tagliato corto con due residenti, i carabinieri sono intervenuti e leggo che hanno cominciato le indagini ma ho una domanda che mi gira in testa, che è questa: ma non siamo più capaci di un confronto civile, di una discussione che si va subito a finire con i carabinieri di mezzo? Forse dobbiamo darci tutti una calmata, invece siamo sempre su di giri. Lo si vede anche sulla strada, che se dovessimo chiamare i carabinieri ogni volta che vedi un’infrazione o un rischio allora ce ne vorrebbe un milione, e poi non basta. Caro Lenzi, una volta veniva usato il bromuro, forse anche nel caffelatte dei marmittoni, ma non so se sia verità o leggenda, non avendo fatto esperienza di caserma. Oggi si tende a preferire altre molecole di tipo opposto, e capita che le conseguenze non siano sempre sotto controllo. Anche per questo vanno forte i tranquillanti, per contrastare l’effetto up e riportare con i piedi per terra. In certi casi si può finire sotto terra, se l’assunzione è troppo intensa. Resta il fatto che il diverso parere spesso degenera in lite. Dalla lesa maestà, che ovviamente non va più di moda, si passa alla lesa dignità. Il problema sta nel fatto che consideriamo tanto la nostra e quasi niente quella altrui. La cronaca ribolle di fatti di intolleranza, ma non di fronte all’insulto, basta anche un semplice rimbrotto per scatenare la reazione. Non pensiamo che quanto avvenuto nella metropolitana di Roma sia come la caduta di un meteorite dal cielo. Nient’affatto, è qualcosa che sta largamente nel possibile, quando l’altro viene avvertito come un nemico. Senza arrivare a queste conseguenze, il litigio capita più spesso di quanto si sappia, ed anche fra persone che dovrebbero avere la testa sulle spalle, quindi propense ad usarla. Esiste una microconflittualità di strada, in ufficio, al bar, in casa, che trasforma un confronto in alterco. Purtroppo nelle scuole, parlo in generale non del caso specifico ora affidato alle indagini, insegnanti e genitori, invece di convergere nell’alleanza educativa, finiscono per trovarsi su fronti opposti. Senza entrare in una valutazione dei fatti, mi sento di dire che occorre evitare un rischio pesante: che a rimetterci, causa divergenze fra adulti, siano i bambini. Sarebbe meglio che le divise non dovessero mai intervenire fra i grembiulini bianchi. Mi sembra che i piani d’espansione dell’ aeroporto di Bologna vadano verso questa direzione. numero sempre più alto di aerei a tutte le ore e con intervalli che vanno dai 4 o massimo 5 minuti ed in molti casi anche dopo la mezzanotte , sorvolano le nostre case a bassissima quota, generando inquinamento acustico ed altro. Il rumore è talmente intenso da dover interrompere conversazioni e audiovisioni TV ed il sonno del mattino.
Protesto fermamente e auspico si prendano provvedimento in merito.