«Ha fatto un incidente Ora suo figlio è nei guai» E la vedova cede le fedi
«Signora, suo figlio è rimasto coinvolto in un incidente stradale, ma non è in regola con l’assicurazione ed è stato trattenuto alla stazione dei carabinieri. Per evitare che suo figlio abbia conseguenze penali dovrebbe dare al nostro incaricato, che arriverà presto a casa sua, la somma di 3.500 euro a titolo di cauzione». La telefonata arriva a febbraio a casa di una vedova di 85 anni, costretta su una sedia a rotelle. Il finto avvocato Molinari la chiama, la mette in allarme e chiede soldi e oro. Intanto, su un’altra linea, parla con il complice, pronto a suonare al campanello dell’anziana per appropriarsi del bottino. «Ma io ho solo 750 euro in casa», risponde l’anziana andata in panico per le sorti del figlio. «Allora signora — le dice il finto avvocato al telefono — lei adesso faccia salire Luca, quando le suona al citofono, gli dia le 700 euro e in più se ha qualcosina di oro, lei glielo dia che poi facciamo il pignoramento e facciamo tutto il rimborso. L’orologio d’oro, la collanina, quello che c’ha signora, in mezz’ora veniamo a casa e ci fa un caffè a tutti». Non solo i risparmi e l’oro, anche il caffè hanno chiesto a febbraio i due complici alla vittima della truffa per farle credere che fosse una cosa fatta «in famiglia», per il bene suo e del figlio. La donna va nel panico, di oro in casa non ne ha. «Non ce l’ho l’oro, ho argento. Avrei l’orologio, ma ce l’ho sul solaio». Ma i due complici non hanno tempo, bisogna fare in fretta. «No signora, l’argento non va bene, serve l’oro, non ha proprio niente da darci? Se aveva qualcosina d’oro facevamo il pignoramento. Però non fa nulla, se non ce l’ha, ha dato i 750 euro». «Ho le due fedi», dice l’anziana. La sua e quella del marito defunto. Le consegna al truffatore. E intanto piange. Poi l’uomo che è in casa conta ad alta voce tutti i soldi che gli ha consegnato la donna, in modo che il complice al telefono senta. «Adesso signora mi mandi Luca così fa il pagamento e risolviamo tutto», chiude la telefonata il falso avvocato Molinari. Che sollecita il complice: «Adesso scappa».