L’iscritto all’Anpi che ha scelto il Sì «Non ho votato Renzi alle primarie Ma sul bicameralismo ha ragione»
Ermanno Tarozzi, classe 1937, ex direttore generale dell’Acer, iscritto alla Cgil per 50 anni, al Pd e ai partiti che l’hanno preceduto (a partire dal Pci), tessera Anpi, ha un profilo perfetto per rappresentare tutte le anime della sinistra di fronte alla sfida del referendum costituzionale.
Lei cosa voterà il 4 dicembre?
«Io voterò Sì. Ho militato nel Pci e mi sono andato a rileggere cosa diceva Togliatti sul bicameralismo: era fortemente contrario, ma non si oppose per non bloccare il lavoro dei costituenti».
E per quali altre ragioni ha deciso di votare Sì?
«Questa riforma è stata approvata dal Parlamento e non tocca la prima parte della Costituzione e poi ripeto, io sono proprio convinto, e l’ho sperimentato nella mia lunga vita di dirigente e di applicatore di legge, che il bicameralismo perfetto va abolito. Infine la riforma porta a un riordino delle competenze tra le Regioni e lo Stato e si elimina la legislazione concorrente che negli anni ha dato origine a moltissimi ricorsi».
Chi ha votato alle ultime primarie per scegliere il segretario del suo partito?
«Io non ho votato per Matteo Renzi, ma per formazione sono sempre stato un amendoliano e sono sempre stato per governarlo, il Paese. Voglio un governo che governi ed è per questo che pur, non avendolo votato come segretario, sostengo l’azione politica di Matteo Renzi».
Lei è anche iscritto all’Anpi. Sono volate botte da orbi tra partigiani ed esponenti del Partito democratico in questi ultimi mesi, come si è trovato a stare nel mezzo?
«La posizione assunta dall’Anpi mi ha molto colpito. Sono stato iscritto all’associazione dei partigiani fin da ragazzino, sono stato amico di famiglia dell’ex presidente William Michelini. Credo che la decisione dell’Anpi di votare No al referendum e di schierare tutta l’associazione sia stata affrettata e presa senza consultare realmente gli iscritti. Si è comportata come un partito politico erigendosi a custode sacro della Costituzione mentre quel ruolo è della Consulta».
Anche la Cgil è schierata per il No.
«Mi ha sorpreso molto anche il sindacato».
Come finirà la partita del referendum e come finirà in Emilia-Romagna?
«Qui la situazione mi pare molto in equilibrio, c’è parecchia opposizione a questa riforma e questo mi fa riflettere sul fatto che il mio partito è molto conservatore. Non credo sia un’opposizione al merito della riforma, è solo un’opposizione politica a Renzi».
Tarozzi L’Anpi si è comportata come un partito politico Mi sono andato a rileggere cosa diceva Togliatti, era contrario alle due Camere, ma non si oppose per non bloccare i costituenti