Corriere di Bologna

L’iscritto all’Anpi che ha scelto il Sì «Non ho votato Renzi alle primarie Ma sul bicamerali­smo ha ragione»

- Olivio Romanini © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Ermanno Tarozzi, classe 1937, ex direttore generale dell’Acer, iscritto alla Cgil per 50 anni, al Pd e ai partiti che l’hanno preceduto (a partire dal Pci), tessera Anpi, ha un profilo perfetto per rappresent­are tutte le anime della sinistra di fronte alla sfida del referendum costituzio­nale.

Lei cosa voterà il 4 dicembre?

«Io voterò Sì. Ho militato nel Pci e mi sono andato a rileggere cosa diceva Togliatti sul bicamerali­smo: era fortemente contrario, ma non si oppose per non bloccare il lavoro dei costituent­i».

E per quali altre ragioni ha deciso di votare Sì?

«Questa riforma è stata approvata dal Parlamento e non tocca la prima parte della Costituzio­ne e poi ripeto, io sono proprio convinto, e l’ho sperimenta­to nella mia lunga vita di dirigente e di applicator­e di legge, che il bicamerali­smo perfetto va abolito. Infine la riforma porta a un riordino delle competenze tra le Regioni e lo Stato e si elimina la legislazio­ne concorrent­e che negli anni ha dato origine a moltissimi ricorsi».

Chi ha votato alle ultime primarie per scegliere il segretario del suo partito?

«Io non ho votato per Matteo Renzi, ma per formazione sono sempre stato un amendolian­o e sono sempre stato per governarlo, il Paese. Voglio un governo che governi ed è per questo che pur, non avendolo votato come segretario, sostengo l’azione politica di Matteo Renzi».

Lei è anche iscritto all’Anpi. Sono volate botte da orbi tra partigiani ed esponenti del Partito democratic­o in questi ultimi mesi, come si è trovato a stare nel mezzo?

«La posizione assunta dall’Anpi mi ha molto colpito. Sono stato iscritto all’associazio­ne dei partigiani fin da ragazzino, sono stato amico di famiglia dell’ex presidente William Michelini. Credo che la decisione dell’Anpi di votare No al referendum e di schierare tutta l’associazio­ne sia stata affrettata e presa senza consultare realmente gli iscritti. Si è comportata come un partito politico erigendosi a custode sacro della Costituzio­ne mentre quel ruolo è della Consulta».

Anche la Cgil è schierata per il No.

«Mi ha sorpreso molto anche il sindacato».

Come finirà la partita del referendum e come finirà in Emilia-Romagna?

«Qui la situazione mi pare molto in equilibrio, c’è parecchia opposizion­e a questa riforma e questo mi fa riflettere sul fatto che il mio partito è molto conservato­re. Non credo sia un’opposizion­e al merito della riforma, è solo un’opposizion­e politica a Renzi».

Tarozzi L’Anpi si è comportata come un partito politico Mi sono andato a rileggere cosa diceva Togliatti, era contrario alle due Camere, ma non si oppose per non bloccare i costituent­i

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