Referendum, via a banchetti e raccolta fondi
Da oggi i gazebo democratici in tutta la provincia. La Lega contro Coldiretti per il sostegno alla riforma
Oggi il Pd di Bologna apre la campagna per il referendum costituzionale del 4 dicembre organizzando banchetti per il Sì in città e in provincia, la stessa cosa verrà poi replicata in tutta la regione fino alla data del referendum. Una campagna pancia a terra per la quale servirà trovare anche finanziamenti. Per ora i 50 euro che devono versare quelli che danno vita ad un comitato (deve essere costituito da almeno 5 persone e in regione ce ne sono già oltre 300) vanno al comitato nazionale, che però spedisce ai territori tutto il materiale per la campagna. Poi nelle prossime settimane si penserà ad altre forme di autofinanziamento e d’altra parte da queste parti c’è una consolidata esperienza in questo senso.
Nei giorni scorsi abbiamo dato conto di come a Bologna e in regione ci sia una battaglia durissima soprattutto a sinistra, perché mondi che sono sempre stati dalla stessa parte ora si ritrovano schierati su fronti opposti. Per questo abbiamo provato a raccontare due storie di persone che hanno militato nella loro vita in questi mondi confinanti che vanno dalla Cgil, all’Anpi, passando ovviamente per il Partito democratico.
A testimoniare quanto le posizioni storiche siano cambiate lo dimostra indirettamente la polemica di ieri tra il capogruppo della Lega Nord, in Regione Alan Fabbri e il segretario regionale del Pd Paolo Calvano sul ruolo della Coldiretti. Non è un mistero per nessuno che con le sue migliaia di iscritti l’associazione degli agricoltori, storicamente vicina alla Dc, sia uno dei principali alleati di Renzi nella battaglia referendaria. «Peggio della Prima Repubblica», ha detto il leghista per non riportare l’epiteto con cui ha apostrofato il presidente di Coldiretti che si «è schierato per il Sì nonostante i fischi degli agricoltori». Replica di Calvano: «I dirigenti della Lega non avendo argomenti sono capaci solo di insultare chi non la pensa come loro con toni volgari». Stasera in Emilia-Romagna torna il premier e segretario dem, Matteo Renzi per un’iniziativa a Rimini sul referendum e da qui al 4 dicembre tornerà diverse volte.