Staveco, il Comune non aspetta l’Ateneo e allarga il parcheggio
Il progetto Staveco si rimette in moto. E a riavviarlo è l’assessore alla Mobilità Irene Priolo che annuncia un aumento parcheggi nell’ex area militare che passeranno da 150 a 500. Un rilancio del progetto passato attraverso il dialogo con l’altro ente interessato all’area Staveco, l’Università. «La prima cosa che ho fatto è stato incontrare il prorettore e comunicargli l’intenzione dell’amministrazione comunale di procedere — dice Priolo — Il progetto infatti si può attuare per stralci, uno riguarda l’università, l’altro i parcheggi».
In attesa di capire se l’Università darà a tutti gli effetti il via alla realizzazione del nuovo campus nell’area ex Staveco, risolvendo le perplessità del rettore Francesco Ubertini sulle modalità con cui finanziare l’operazione, il Comune ha deciso di avviare una parte del progetto, svincolandosi dall’Ateneo. Il parcheggio all’ex Staveco per l’assessore «è un’opportunità mancata che non può più essere rinviata» e se l’Università «giustamente» ha i propri tempi, ciò non significa che il Comune non possa partire con una parte dei lavori.
Un input alla ripresa del progetto che, segnala l’ex assessore Andrea Colombo nella veste di consigliere, era già arrivato alle battute finali dello scorso mandato. Quando il Comune aveva inviato alla Soprintendenza un progetto definitivo per ottenere il via libera per l’abbattimento di alcuni edifici dell’area militare dismessa. Ora la palla passa a Priolo che promette: «Riavvieremo tutto il percorso per fare in modo che si arrivi a una soluzione definitiva». L’assessore ha inoltre sottolineato, sempre a proposito della carenza di parcheggi in città, la volontà di lavorare su quelli già presenti in centro ma meno utilizzati come quello davanti allo stadio in via Andrea Costa e quello di via Azzo Gardino.
Da FI, M5s e Pd arriva intanto la richiesta di più stalli per motorini in centro e vicino alla stazione ad alta velocità. Il consigliere dem Raffaele Persiano definisce la carenza «insostenibile, soprattutto la mattina presto». Priolo spiega che serve un «ragionamento complessivo». Per ricavare parcheggi per le moto, aggiunge l’assessore, si devono eliminare quelli per le auto e invece «ci vengono chiesti più stalli auto, più stalli residenti e più trasporto pubblico».