Destro-Genoa, sfida al passato Ora il bomber ha trovato casa
Con lui Preziosi fece un affare. In estate Mattia ha rifiutato di andare al Napoli: vuole solo Bologna
Mattia Destro in compartecipazione con diritto di riscatto più soldi per Andrea Ranocchia: poco ma sicuro nell’estate del 2010 l’affarone lo fece Enrico Preziosi, perché in quei giorni Ranocchia era valutato 13 milioni di euro e anche perché l’anno successivo il Genoa si prese anche l’altra metà dell’attaccante, girandolo poi in prestito con diritto di riscatto della metà al Siena.
In quel Genoa prima di Giampiero Gasperini e poi di Davide Ballardini (che prese il suo posto in panchina) l’attuale attaccante del Bologna non passò alla storia: 16 presenze e 2 gol alla fine dei giochi. Primo perché era ancora un ragazzo, secondo anche per la concorrenza che c’era in attacco (tra gli altri Boselli, Floro Flores, Palacio, Paloschi, Jankovic). Ma tra prima e dopo Preziosi con lui riuscì a farsi un tesoretto, c’è chi assicura dai 10 ai 12 milioni di euro, se non addirittura di più.
Anche alla luce del fatto che fu proprio il Genoa, per una scelta del suo presidente che aveva grandi rapporti sia con Claudio Fenucci sia con Walter Sabatini, a dirottare Destro alla Roma per 16 milioni più le compartecipazioni di Verre e Piscitella, dopo che la Juventus si era mossa prima sotto traccia e poi anche alla luce del sole con il Siena e con l’agente del ragazzo Claudio Vigorelli per portarlo a Torino.
Domani Destro riabbraccia una fetta del suo passato con la consapevolezza di essere ormai alla fine di quel tunnel dentro il quale era finito dopo il guaio fisico riportato a Milano contro l’Inter nel campionato passato, perché se da una parte ha già segnato tre gol in queste prime sei partite, da un’altra va detto che deve ancora crescere sul piano della condizione fisica. Come tutto sommato era da mettere in preventivo, e come lo stesso Roberto Donadoni immaginava quando decise di recuperarlo sul campo facendolo giocare, anche se c’erano alcune controindicazioni.
Destro non ha passato un’estate né facile né serena, ma ce l’ha messa tutta per allontanare da sé fantasmi e veleni, e soprattutto non ha mai pensato di lasciare Bologna e il Bologna. No, nemmeno quando nel corso di una trattativa per un altro giocatore Fabrizio Giuntoli lanciò a Vigorelli l’idea di poter dare a Destro una maglia del Napoli in caso di cessione di Manolo Gabbiadini. In pratica quella pensata del braccio operativo di De Laurentiis morì sul nascere, un po’ perché mancavano le condizioni per farla decollare e un po’ perché il giocatore non voleva prendere in esame una soluzione diversa da quella del Bologna.
Sì, finalmente Destro è tornato a vedere una luce nel suo domani, e a pensare di nuovo anche alla Nazionale, sapendo bene che dipenderà soprattutto da lui. Tra l’altro va anche sottolineato come si veda bene in questo Bologna accanto a Verdi e Krejci, che sanno come servirlo e che soprattutto il secondo può fare la sua fortuna, con quei palloni provenienti dalla fascia sinistra che sono avvelenati per i difensori.