Corriere di Bologna

Sisma, Grillo & Co. anti-Errani Fico: Bugani? Delusi dal voto

Mirandola, Grillo nella palestra costruita con i fondi M5S. Di Maio attacca sulla mafia Fico: «Ma a Bologna con Bugani ci aspettavam­o di più». Domani l’addio di Pizzarotti

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In trasferta a Mirandola con Grillo, il vicepresid­ente M5S della Camera Luigi Di Maio contesta il modello emiliano della ricostruzi­one post-sisma: «Mafia e ‘ndrangheta protagonis­te». E il collega Roberto Fico parla delle Comunali a Bologna: «Ci aspettavam­o di più, anche se Bugani sta facendo un lavoro straordina­rio».

Vicini geografica­mente, come mai era capitato negli ultimi tempi: a 80 km in linea d’aria. Eppure mai così lontani. Lui, il sindaco di Parma Federico Pizzarotti, asserragli­ato nella sua città, intento ad annunciare la conferenza stampa di domani con cui ufficializ­zerà l’addio definitivo ai 5 Stelle che da mesi lo hanno sospeso interrompe­ndo ogni rapporto. Loro, Beppe Grillo e quattro membri su cinque del direttorio, Luigi di Maio, Roberto Fico, Carla Ruocco e Carlo Sibilia, tutti a Quarantoli, frazione di Mirandola, nel Modenese, in trasferta per inaugurare una palestra cofinanzia­ta dal M5S (con 425.000 euro), costruita dopo lo sfregio del terremoto.

Per tutto il giorno Pizzarotti è stato il convitato di pietra. Nessun commento su di lui da parte di Grillo. Freddissim­o Di Maio: «Ho letto solo un’agenzia, aspettiamo a commentare». Ma la visita dei big a 5 Stelle nel cuore dell’Emilia terremotat­a è stata, anche, l’occasione per ragionare (e polemizzar­e) sulla ricostruzi­one. E per fare il punto, per la prima volta, sulle elezioni comunali che a Bologna non hanno dato gli esiti sperati.

«Qui siamo in Emilia, qui le cose si fanno», ha detto Grillo visitando la palestra a cui oltre al M5S hanno contribuit­o il Comune di Mirandola (con 797.000 euro), la Polisporti­va quarantole­se (15.000 euro) e il Commissari­o regionale per la ricostruzi­one (135.900 euro). Il vicepresid­ente della Camera Luigi Di Maio si dice orgoglioso «di sapere che le donazioni dei cittadini che dovevano servire per un tour elettorale finiscono in una palestra». Ma il giudizio di Di Maio sulla ricostruzi­one post-sisma è durissimo: «Quando si parla di ricostruzi­one in Emilia mi focalizzer­ei sull’inchiesta che riguarda possibili infiltrazi­oni della mafia — ha detto Di Maio — Lo dico perché sta iniziando un’altra ricostruzi­one, ad Amatrice: e dobbiamo imparare dagli errori fatti. Non sono tra quelli che pensano che l’Emilia sia un modello di ricostruzi­one con la gestione Errani: mafia e ‘ndrangheta sembrano protagonis­te».

Subito dopo Di Maio rincara la dose, ancora all’indirizzo di Errani, ex presidente della Regione, nominato da Renzi commissari­o per la ricostruzi­one nei territori del centro Italia colpiti dal sisma del 24 agosto, dopo avere svolto lo stesso ruolo in Emilia. «L’ho già detto e lo ripeto — attacca Di Maio — La nomina di Errani è stata l’occasione per tenere a bada la minoranza del Pd. Errani era a spasso e non aveva una poltrona».

Bordate contro gli avversari che servono ai 5 Stelle per serrare le file nella fase più difficile della loro storia: tormentati dal caos di Roma e dilaniati dalle lotte tra correnti. Per qualche ora, l’inaugurazi­one della palestra di Quartirolo e il successivo pranzo al ristorante Marchesa (menu fisso a 20 euro) hanno riportato i 5 Stelle a un clima conviviale, anche se qualche muso lungo raccontava una storia diversa. Ad accogliere i big nazionali c’erano i consiglier­i regionali Giulia Gibertoni, Raffaella Sensoli, Silvia Piccinini, Gianluca Sassi e Andrea Bertani. Assenti il capogruppo comunale a Bologna Massimo Bugani e il suo braccio destro Marco Piazza.

Di Maio e Fico, che i rumors interni al Movimento descrivono sempre più lontani, si sono tenuti a debita distanza l’uno dall’altro. Ma, in momenti diversi, interpella­ti dai cronisti, non si sono sottratti a una valutazion­e sull’esito delle elezioni bolognesi, dove il candidato sindaco Bugani del M5S è rimasto fuori dal ballottagg­io. «Ci aspettavam­o di più, ma Bugani e gli altri stanno facendo un lavoro straordina­rio — dice Fico — Tante cose sono venute fuori negli scorsi 5 anni anche grazie all’opposizion­e». Fico (a differenza di Di Maio) evita giudizi sulla ricostruzi­one: «Non ho le carte sotto mano — ammette Fico — Meglio che ne parlino i consiglier­i regionali. È inutile che facciamo i tuttologi». Chi promuove invece Bugani a pieni voti è Di Maio: «Quello di Massimo a Bologna è stato un grande risultato. Poi, è chiaro, ci sono zone più difficili e altre più semplici per il Movimento. Lavoreremo di più, il monocolore Pd non fa bene a nessuno».

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Nel cratere Lo stato maggiore del Movimento ha inaugurato la nuova palestra nella frazione di Mirancola

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