Mahler cupo e viscerale e la bacchetta di Mariotti
Il concerto stasera al Comunale con il baritono Werba
«Mi sono incarnato nello stato d’animo in cui uno di noi si trova quando perde un figlio. Quando ho veramente perso mia figlia, ho capito che non avrei più potuto scrivere questi Lieder». Parole di Gustav Mahler scelte per descrivere il ciclo di Lieder più cupo e viscerale mai concepito dal compositore boemo, dove l’arte è preveggenza e paradosso, tutto scandito in cinque stazioni che Michele Mariotti ha prescelto per il concerto con cui stasera alle 20.30 torna sul podio dell’Orchestra del Teatro Comunale di Bologna per un nuovo appuntamento della stagione sinfonica. A dar voce ai cinque Kindero-tenlieder (Canti dei bambini morti)
composti all’alba del secolo scorso provvede il baritono Marcus Werba. «In tutte le cinque poesie di Mahler non c’è una foglia, un fiore o un uccello da trovare, la loro immagine è del tutto inorganica» scrisse con rara efficacia Ugo Duse sondando la materia musicale e verbale del ciclo. A prestare le parole, il poeta prediletto di Mahler: Friedrich Rückert.
Ai Kindertotenlieder Mariotti accosta, affrontandola per la prima volta, la prima sinfonia del catalogo mahleriana Il Titano. E con una sinfonia tale ogni direttore si confronta con la propria visione del mondo prima ancora che con la propria visione della musica di Gustav Mahler. Sarà perché la prima opera sinfonica di Mahler porta il titolo di un romanzo di Jean Paul, dove l’anima romantica si smarrisce in una successione di estasi, revéries, allucinazioni. In un passo del Titano il protagonista assisteva al sorgere del sole dopo essersi strappato le bende dagli occhi che lo avevano obbligato a brancolare in una notte artificiale. E il sole appare nel primo dei Kindertotenlieder. La sequenza di movimenti sfida ogni regola disseminando il suono di melodie proprie e lasciandosi invadere da quelle altrui. Di qui la grande responsabilità di chi dal podio debba svelare i più riposti segreti sonori: i valzer e le marce funebri di cui si nutrono i movimenti della sinfonia ritagliati in una materia impalpabile e lieve, nonostante la massa orchestrale imponente. Prima del concerto i lavoratori metteranno in scena una performance di protesta contro le misure legislative che riguardano le Fondazioni lirico sinfoniche.
Sul palco I lavoratori insceneranno una protesta contro la legge sulle Fondazioni Liriche