Nella Bolognina anti-renziana «Che smacco il nostro No»
«Io mi sono dannato per il Sì, ce l’ho messa tutta e infatti la delusione è molta». Mario Oliva, 52 anni, dal 2013 è segretario del circolo Pd della Bolognina, il vecchio feudo della sinistra cittadina dove il malcontento nei confronti dei Democratici cresce a ogni chiamata alle urne e dove ha trionfato il No: in controtendenza rispetto alla vittoria cittadina dei Sì. Renziano quando il circolo era ancora a maggioranza bersaniana, Oliva si ritrova nel ruolo scomodo di guida in un territorio improvvisamente «nemico».
«Stando in strada nei banchetti o qui nel circolo non ho sentito le persone chiederci informazioni nel merito del referendum — racconta — si parlava di tutt’altro. La disoccupazione che colpisce i figli, oppure le lamentele perché dalle 19 non si può più uscire di casa a causa della criminalità. Una rabbia verso il governo, ma anche per problemi di amministrazione cittadina, che si è espressa domenica nelle urne. Alla fine è stato il malcontento a prendere il sopravvento». Eppure, secondo Oliva, gli allarmi sull’insicurezza della Bolognina «pur giustificati in alcuni casi, riguardano tante città e a volte mi sembrano molto esasperati». Quello che succede in questo fazzoletto di città, anche in ambito politico, finisce sempre sotto i riflettori. E guidare una sede dal valore simbolico così forte per la sinistra ha i suoi pro e i suoi contro. «Ovviamente c’è stato chi ha espresso apertamente il suo voto per il No anche da noi, è stato fatto in modo chiaro — spiega il segretario del circolo — noi riusciamo a mantenere la nostra media di iscritti, circa 230, ma dispiace non vedere mai nuove entrate. I giovani sono molto pochi, e a quanto sembra hanno votato perlopiù per il No. È un bel problema».
Non mancano l’autocritica e i complimenti verso il fronte opposto: «Sicuramente Renzi ha commesso degli errori, l’essere renziano non mi fa perdere lucidità d’analisi. E forse i comitati del No sono stati più bravi, noi non siamo riusciti a spiegare la portata innovativa della riforma e la sua importanza per lo sviluppo». E intanto cresce la concorrenza degli altri partiti. «La Bolognina attira sempre l’attenzione, le opposizioni lo sanno e sfruttano la situazione, ma non si può dire che noi siamo assenti. Facciamo anche noi la nostra parte per migliorare la sicurezza e il presidente del Navile, Daniele Ara, è molto attento».
Il simbolo Nel quartiere della svolta di Occhetto il circolo è guidato da un renziano doc