Corriere di Bologna

Pochi falli, tanti rossi Il rebus dei rossoblù

- Francesca Blesio

Il Bologna vede rosso e i conti questa volta non c’entrano. Joey Saputo sta ripianando i debiti, ma è la squadra a fare incetta di cartellini, compromett­endo partite e classifica generale. Con quello di Pulgar fanno sei. Il gruppo di Donadoni vanta più espulsi di tutti, tolto il Genoa, che ha colleziona­to lo stesso numero di cartellini degli emiliani ma che è notoriamen­te una squadra assai aggressiva. Il Bologna stando al numero di falli commessi pare un agnellino e risulta la seconda meno cattiva (con solo 168 falli a suo carico). Il Bologna, per avere un metro di paragone, lo scorso anno raccolse in tutta la stagione solo sette espulsioni di cui tre dirette. Quest’anno sono già sei, con cinque rossoblù coinvolti. Gastaldell­o è stato costretto a lasciare il campo per due volte saltando per questo tre partite. Gli altri che hanno visto rosso sono Krafth, Pulgar, Dzemaili e Di Francesco. Sebbene non ci sia in squadra nessun Paolo Montero, capace di farsi espellere 16 volte in A, Gastaldell­o con Paletta guida la classifica dei più espulsi, mentre è terzo per ammonizion­i ricevute. Di cartellini gialli, in proporzion­e, ne sono stati elargiti pochissimi. Infatti il Bologna in questa classifica viaggia quartultim­o (solo Juve, Roma e Napoli se ne sono fatti sventolare in faccia meno). Le ammonizion­i hanno colpito Da Costa, Mbaye, Pulgar, Helander, Maietta, Masina (3 gialli), Gastaldell­o (5), Torosidis, Viviani, Taider, Nagy, Dzemaili (3), Verdi (2), Di Francesco, Sadiq (2). Un rosso dopo l’altro, il Bologna ha regalato occasioni e punti agli avversari. Il capitano ha lasciato la squadra in dieci due volte in gare che poi si sono trasformat­e in sconfitte: contro il Genoa prima (espulso anche Dzemaili) e contro la Fiorentina poi. Il rosso di Pulgar ha inciso altrettant­o, a Udine. Giusto le espulsioni di Di Francesco e Krafth hanno influito meno. Ma nel conteggio finale mancano almeno tre punti, che potrebbero essere addirittur­a sette, visto che le partite con Genoa e Udinese il Bologna poteva farle sue giocando undici contro undici.

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