TUTTO IL CIRCO SU GRANDE SCHERMO
Da oggi al 30 dicembre una rassegna a tema che parte dal cinema muto di Dupont («Varieté») fino a Fellini («La strada»). Non mancheranno film più recenti, come «Circle» di Valentina Monti basato su un recupero che ha fatto nel 2006 Home Movies di vecchie
Tod Browning, il regista del film maledetto Freaks, da poco riproposto nella sua versione restaurata dalla Cineteca, sin da piccolo era attratto dal mondo del circo e dal nomadismo dei luna-park. Proprio come Fellini, che amava raccontare di essere scappato di casa da ragazzino per unirsi a un circo di passaggio a Rimini, anche se sua madre lo aveva sempre smentito. Il legame fra cinema e circo è sempre stato saldissimo, come conferma la rassegna che il Lumière propone sino al 30 dicembre, Cinema al circo!, che mostrerà prospettive disparate. Dal cinema muto con Il circo di Chaplin e Varieté di Dupont ai fratelli Marx in Tre pazzi a zonzo e all’inevitabile La strada con Anthony Quinn e Giulietta Masina. Ci saranno poi film più recenti come La ballata dell’odio e dell’amore dello spagnolo Alex De La Iglesia, ambientato all’epoca della guerra civile spagnola, e il documentario Man on Wire, che racconta l’incredibile avventura dell’equilibrista francese Philippe Petit, che nel 1974 camminò nel vuoto fra le due Twin Towers, come ha raccontato anche Robert Zemeckis nel suo The Walk. Stasera alle 22, invece, al Lumière, in chiusura della rassegna Archivio aperto, verrà proiettato Circle di Valentina Monti, che si basa su uno dei recuperi più importanti dell’archivio bolognese Home Movies, il fondo della famiglia Togni, acquisito nel 2006 con pellicole ricoperte di muffe e ruggine recuperate a Rio Saliceto, dove risiedono gli eredi di Darix Togni, all’interno di un cassetto di uno dei carrozzoni in cui ancora vivono alcuni componenti della famiglia. Circle racconta l’amore tra un domatore di tigri, Darix Togni, scomparso nel 1976, e un’acrobata a cavallo, Fiorenza Colombo, a sua volta discendente di una famiglia circense. Ma Darix Togni non fu solo il leggendario domatore a cui Milano ha dedicato una via. Negli anni 50 prese infatti parte a peplum come Messalina di Carmine Gallone e Spartaco di Riccardo Freda e a 2 film di
Alessandro Blasetti, Fabiola ed Europa di notte. La protagonista di Circle è però Fiorenza Colombo, sottolinea la regista, che stasera sarà al Lumière: «Fiorenza purtroppo è venuta a mancare a inizio lavorazione, dandomi però il tempo di stringere un forte legame con lei, tanto che mi ha consegnato poco prima di morire un piccolo quaderno con le sue memorie. Ed è proprio la lettura delle sue memorie che unisce le microsequenze della sua vita, super 8 e 8 mm. girati da lei stessa, dedicate ai figli e al grande amore della sua vita, Darix».