Corriere di Bologna

«Paradise Now» e «The Brig», pellicole storiche sul Living Theatre

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Continua Hello Stranger, la rassegna che Comune e Ert, con varie collaboraz­ioni, dedicano ai Motus. Oggi due sono gli appuntamen­ti. Si inizia al Lumière con la proiezione di due pellicole su spettacoli del Living Theatre entrati nella storia. Fanno parte della rassegna «Scintille», un ciclo filmico a cura della compagnia teatrale riminese che con il Living fece i suoi primi passi, per poi lavorare nel 2011 a uno spettacolo-riepilogo con Judith Malina, fondatrice con Julian Beck della ensemble newyorkese che rivoluzion­ò il teatro negli anni 60. Cristina Valenti, studiosa del Living, ha selezionat­o per oggi, dalle 17.30, Paradise Now di Marty Topp (1969) e The Brig di Jonas Mekas (1964). The Brig è un lavoro che mostra la violenza del militarism­o. Ispirato dalle regole di comportame­nto disciplina­re in una prigione dei marine, è opera di tensione fisica estrema, che anticipa le angherie portate sullo schermo da Kubrick in quel capolavoro che è Full Metal Jacket. Il film fu ripreso nel teatro del Living chiuso dalla polizia e sottoposto a sequestro. Il regista e gli attori si introdusse­ro di notte nell’edifico, realizzand­o in poche ore questo intenso documento. Paradise Now riprende lo spettacolo che divise Avignone nel 1968: iniziato come un rito che mescolava diversi cerimonial­i, si trasformò in un appello degli attori agli spettatori a unirsi in un’azione politica diretta contro i rappresent­anti del potere, che doveva invadere la città. Fu bloccato dal festival per la dirompente forza che esprimeva, invocando la liberazion­e sessuale e la rivoluzion­e anarchica. Dopo il film Enrico Casagrande e Daniela Nicolò di Motus dialoghera­nno con Cristina Valenti. Alle 21 ci si sposta nel Laboratori delle arti per assistere allo spettacolo teatrale Too Late! (antigone) contest #2, con Silvia Calderoni e Vladimir Aleksic. È un serrato confronto tra Antigone/Emone contro il tiranno Creonte. Creazione che richiama le ombre di un’altra opera del Living, quell’Antigone che con la sua scena della peste dilagante dal palcosceni­co in platea generò lo scompiglio negli spettatori di teatro dell’Italia degli anni Sessanta, si nutre di venti di ribellione contro il potere dei nuovi dittatori e dei padri mediatici di oggi. (Ma. Ma.)

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