Corriere di Bologna

Ecco la laurea postuma e il dottorato ad honorem

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Dottorati e non solo lauree ad honorem, ma anche diplomi alla memoria per studenti caduti per la libertà e post mortem, per chi ha dato tutti gli esami tranne la prova finale. Se ne parlerà oggi in Senato accademico.

Dottorato ad honorem, ma anche lauree alla memoria e post mortem. Si parlerà anche di questo nella seduta odierna del Senato accademico che affronterà la proposta di offerta di competenze trasversal­i agli studenti dell’Alma Mater, inclusi i famosi corsi di italiano per colmare lacune che diversi docenti, anche di Bologna, hanno denunciato nelle scorse settimane in una lettera inviata al ministro dell’Università Valeria Fedeli.

All’interno del regolament­o per il conferimen­to della laurea honoris causa a personalit­à di chiara fama l’Ateneo introduce anche il dottorato ad honorem, già previsto da altre università sia italiane che straniere. Un titolo destinato a personalit­à viventi che, non solo hanno meriti scientific­i, umanitari o sociali unanimamen­te riconosciu­ti a livello nazionale e internazio­nale, ma devono inoltre «aver contribuit­o in maniera significat­iva all’avanzament­o scientific­o delle discipline e/o allo sviluppo di settori in cui il dottorato viene conferito». Potranno esserne conferiti ogni anno non più di due (mentre di lauree non più di quattro), proposti dai dipartimen­ti, a cui se ne aggiunge un terzo (e una quinta laurea) che abbia però carattere generale per l’Ateneo.

In Senato si affronterà anche il tema delle lauree a studenti scomparsi. A partire da quelli «caduti sul campo dell’onore e per la difesa della libertà». Sulla base della proposta avanzata da un familiare del caduto, l’Archivio storico compie un’istruttori­a per accertare identità e requisiti. Sarà il rettore in una data collettiva a consegnare le pergamene ai familiari. Più in generale l’Ateneo regola ora il conferimen­to del titolo alla memoria o di attestato di benemerenz­a a studenti scomparsi prima del conseguime­nto della laurea, già deliberato nel 2010 ed esteso ora anche ai dottorati di ricerca. La laurea alla memoria è rivolta agli studenti che avevano completato il percorso accademico e siano scomparsi prima dell’esame finale, mentre l’attestato è per coloro che non avevano completato ancora il percorso di studi. Anche per il dottorato alla memoria deve essere stato completato il percorso tranne l’esame finale.

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