Musei a caccia d’Europa
Con un numero di visitatori (e di turisti) in crescita, Roberto Grandi punta ancora di più sulla promozione delle Collezioni comunali: «Occorre offrire motivazioni valide per visitare le mostre permanenti». E annuncia che si sta pensando a uno spazio di r
Promuovere il patrimonio artistico dei musei e delle collezioni comunali. È uno degli obiettivi principali del piano programmatico di Istituzione Bologna Musei illustrato ieri in Commissione consiliare dal neo presidente Roberto Grandi a capo di un rinnovato CdA dall’inizio dell’anno. Tanti i numeri snocciolati ieri ai consiglieri comunali a cui sono stati illustrati gli obiettivi da raggiungere nei 14 musei comunali nei prossimi anni. Fermi restando gli eventi principali già annunciati, mostre ed esposizione, che si svolgeranno nel 2016 — da Boltanski all’Avanguardia russa della rivoluzione, dai 100 anni del Mambo alla Settimana della Performance — l’Istituzione intende soprattutto valorizzare le eccellenze
Il 25 febbraio a Bottega Finzioni un’intera classe lavorerà sui 14 musei comunali per inventarsi delle narrazioni ad hoc Continuere mo a curare l’attività didattica e educativa
Dalle 3.649 classi partecipanti nel 2015 si è passati alle 4.161 del 2016, mentre fra i gruppi non scolastici dai 554 del 2014 si è arrivati ai 1.148 del 2016.
Altre opportunità. La Card Metropolitana. «Siamo soddisfatti, possiamo crescere. Dall’aprile scorso sono state acquistate dai bolognesi 4.500 tessere che per il 45% vengono strisciate nei nostri musei e il resto da Genus Bononiae e all’Alma Mater. Presto però ci doteremo di un nuovo strumento di registrazione dati con una tracciabilità ancor più dettagliata. Ora stiamo pensando a offrire ai possessori della Card una serie di eventi a loro riservati: una visita particolare, presentazioni di libri o di opere». Qualche eccellenza, un passo per fidelizzare. Più