«Sono un gran bugiardo» Parola di Federico Fellini
All’Europa Cinema il documentario di Pettygrew sul regista
«I miei film nascono perché firmo un contratto e prendo un anticipo che poi non voglio restituire». Questa è una delle tante frasi spiazzanti che Federico Fellini pronuncia nella lunga intervista che il regista canadese Damian Pettigrew realizzò con lui nel 1992, un anno prima della scomparsa del maestro riminese. Pettigrew, autore anche di biografie su Ingmar Bergman, Moebius e Italo Calvino, alterna frasi delle interviste con lunghe sequenze tratte dai capolavori Otto e mezzo, Satirycon, Casanova La dolce vita, vitelloni Le notti di Cabiria questa sera alle 21,15 all’Europa Cinema di via Pietralata.
Prima della proiezione, alle 19 al Loft Kinodromo di via San Rocco 16, saranno mostrati alcuni estratti dallo spettacolo multimediale Manutenzione dei sogni. Omaggio a Federico Fellini di Maurizio Finotto, che sarà presente, da un testo originale di Ermanno Cavazzoni sui rapporti di Fellini con lo psicanalista Ernst Bernhard e il sensitivo torinese Gustavo Adolfo Rol.
A seguire, invece, sempre all’Europa, verrà letto un inedito trattamento scritto proprio da Fellini per un film mai realizzato, L’Attore. Il viaggio di Pettigrew si avvale della collaborazione di un Fellini particolarmente disponibile e loquace, che ritorna alla sua infanzia («Mio padre mi voleva medico, mia madre cardinale…»), rivela che quando dirige un film si sente come se qualcun altro prendesse il suo posto e mette a nudo il suo rapporto da burattinaio con gli attori. Nel film, a mo’ di controcanto, trovano posto le interviste con chi ha lavorato con lui come Roberto Benigni, Terence Stamp e Donald Sutherland che fu il suo Casanova, oltre alle voci di collaboratori storici come Tullio Pinelli, Peppino Rotunno e Dante Ferretti. Sul set de La città delle donne si intravede poi un Nanni Moretti non ancora trentenne intento a seguire il lavoro di Fellini.