Teatro d’infanzia, voci e riflessioni dal mondo
Al Testoni «Visioni di futuro» da venerdì con 26 spettacoli e i focus su Cuba e Norvegia
Dieci giorni dedicati al teatro per bambini da zero a sei anni con 26 spettacoli e 42 repliche presentati da 20 compagnie, con artisti e operatori da 4 continenti, 17 laboratori d’arte per educatori e insegnanti e 2 focus dedicati a realtà apparentemente agli antipodi come Cuba e Norvegia. E’ questo il biglietto da visita della quattordicesima edizione del festival «Visioni di futuro, visioni di teatro…», in programma da venerdì 24 al 5 marzo al Teatro Testoni Ragazzi di via Matteotti ( www.testoniragazzi.it). Saranno presentati i primi cinque spettacoli di Wide Eyes, un programma di produzioni che rientra nel progetto Small Size finanziato dall’Unione Europea e che vede La Baracca-Testoni Ragazzi come capofila. Bologna sarà il primo luogo in cui si potranno confrontare alcuni degli spettacoli provenienti da Belgio, Danimarca, Italia, Polonia e Romania. Tra le 11 compagnie straniere spicca la presenza africana, coi sudafricani Magnet Theatre e Pillow Fort Production insieme alla Compagnia Shazama dal Camerun. Una relazione frutto di anni di scambi, nata nel solco del progetto Africa meets Europe, che consentirà di aprire una vetrina sul teatro per l’infanzia africano a pochi mesi dal prossimo congresso di Assitej, associazione internazionale dedicata al teatro per l’infanzia che quest’anno si ritroverà proprio a Città del Capo.
Le conferenze rivolte a educatori e insegnanti proporranno poi riflessioni sul rapporto fra arte ed educazione. Tra gli incontri si segnalano invece «Liberare i bambini dalla povertà educativa» in collaborazione con Save the Children Italia, «Il bambino spettatore» e «Un manifesto per l’inclusione» con Daryl Beeton, performer e attivista che lavora sul tema della disabilità coi più giovani. Fra i 17 laboratori per insegnanti, nei fine settimana, si spazierà dalla danza alla semiotica teatrale di Guido Castiglia, passando per poesia e arti visive. Ampio spazio alla formazione musicale, con laboratori sulla circle song e la body percussion, con la manipolazione dei rumori del compositore Bruno Franceschini e l’utilizzo musicale di oggetti del pedagogista musicale Stefano Bertolo. Infine, sei giovani artisti, provenienti dall’estero e da diversi ambiti disciplinari, avranno la possibilità d’incontrare i bambini dei nidi e delle scuole d’infanzia.