Profughi, la sveglia di Merola
Il sindaco ai colleghi della provincia: «Adeguatevi o ci penserà la Prefettura»
Il primo cittadino Virginio Merola lancia un appello ai sindaci che «resistono» all’accoglienza dei migranti nel Bolognese. «Fatelo adesso con il sistema Sprar — dice Merola — avrete finanziamenti e numeri contingentati». Altrimenti, avverte, «il prefetto sarà libero di scegliere». Presto la Città metropolitana organizzerà una conferenza dei sindaci sul tema. Il centrodestra intanto torna all’attacco.
Virginio Merola chiama tutti i sindaci dell’area metropolitana a fare la propria parte nell’accoglienza dei migranti. Perché altrimenti, dice il numero uno della Città metropolitana, ci penserà la Prefettura a far rispettare le quote. Il caso più recente è quello di Castel San Pietro Terme, tra i 18 Comuni più refrattari ad ospitare, che ha poco gradito l’arrivo di 59 migranti sul proprio territorio deciso da Piazza Roosevelt. L’ultimo sbarco ha portato nel Bolognese 300 profughi, mettendo in seria difficoltà l’hub regionale già stracolmo di via Mattei. E così il prefetto Ennio Mario Sodano ha chiesto l’aiuto anche a quei Comuni che stanno accogliendo di meno (molti si trovano nel circondario imolese).
Tra questi c’è appunto Castel San Pietro, dove il sindaco del Pd Fausto Tinti non ha nascosto le proprie perplessità visto che la permanenza per qualche giorno dei profughi in un hotel coincide con la partenza della stagione turistica. Ma in questa fase, sostiene il primo cittadino metropolitano, le amministrazioni comunali devono fare squadra e avere «una posizione comune». Da qui l’invito a chi non lo ha ancora fatto ad aderire alle procedure di accoglienza Sprar (Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati), che prevedono quote di migranti in base alla popolazione residente (2,5 ogni mille abitante). Un impegno «affrontabile» da parte di tutte le amministrazione, sostiene Merola. «Non conosco le motivazioni di un Comune o dell’altro, so che come Città metropolitana faremo al più presto una conferenza dei sindaci per concordare l’applicazione del nuovo decreto del ministro Marco Minniti», ha annunciato il sindaco.
Ad oggi sono infatti 18 i Comuni che non hanno ancora aderito al sistema Sprar: «E adesso è l’occasione per farlo», sottolinea Merola. Perché in questo modo è possibile avere «un numero contingentato di persone da accogliere e i finanziamenti relativi per garantire un inserimento efficace». Certo rifiutarsi è possibile, ma a quel punto, osserva Merola, «il prefetto sarà libero di scegliere» in autonomia. Ma se il sindaco di Bologna da un lato chiede ai suoi colleghi di impegnarsi tutti allo stesso modo, al contempo manda un messaggio a Sodano, che nei giorni scorsi aveva pubblicato un bando per l’accoglienza fuori dal sistema Sprar, una scelta che aveva fatto arrabbiare i sindaci «accoglienti» e attirato le critiche dell’assessore Luca Rizzo Nervo. Merola chiede quindi al prefetto di «comprendere che dobbiamo dare applicazione al sistema Sprar», quindi se possibile «attendere» la definizione di un piano metropolitano prima di applicare «provvedimenti d’urgenza», proprio come è stato il recente bando.
Sulla vicenda di Castel San Pietro Terme è intervenuto ieri il consigliere regionale di Forza Italia Galeazzo Bignami. Mandare i profughi «a poche settimane dall’apertura della stagione turistica e piazzarli proprio all’hotel Terme — ha detto — dimostra ancora una volta che del proprio territorio non gliene frega niente a nessuno di quelli che oggi comandano». Mentre la consigliera comunale della Lega Nord Lucia Borgonzoni si è concentrata sull’hub di Bologna che, sostiene, «sta scoppiando». Una situazione, secondo l’esponente del Carroccio, «destinata a peggiorare, visto che non è ancora tornata la bella stagione, quando gli sbarchi aumentano esponenzialmente e così anche gli arrivi in via Mattei». Se ci sono «dei posti liberi nel nostro ostello», aggiunge la Borgonzoni, «che vengano dati ai bolognesi in difficoltà».
Il nodo del turismo Forza Italia: «Un errore i migranti a Castel San Pietro all’inizio della stagione turistica» Merola Dobbiamo avere una posizione comune, l’impegno è affrontabile