Corriere di Bologna

Dem, Silvia Prodi non esce dal gruppo E Sinistra italiana resta in maggioranz­a

- Pierpaolo Velonà

Gli eventi delle ultime settimane avrebbero potuto avere conseguenz­e ben più gravi per la maggioranz­a che in Regione sostiene il governator­e Stefano Bonaccini. Con un movimento (Dp) partorito dalla scissione del Pd e un partito (Si) nato dalle ceneri di Sel, entrambi in chiave anti-Pd, c’era il rischio che a Bonaccini potessero mancare in aula i numeri per governare. Non è andata così.

I consiglier­i dem di viale Aldo Moro sono rimasti fedeli al Pd con l’unica eccezione di Silvia Prodi che, pur in rotta con il partito (di cui non ha la tessera dal 2009) ha deciso comunque di restare nel gruppo. Contempora­neamente i due consiglier­i ex Sel che hanno aderito a Si, Igor Taruffi e Yuri Torri, hanno assicurato che non usciranno dalla maggioranz­a Con qualche paletto: «Non siamo rappresent­ati in giunta, né chiederemo di essere rappresent­ati», ha spiegato Taruffi, che poi ha aggiunto: «Voteremo caso per caso i singoli provvedime­nti, ci atterremo al programma. Ricordo che già il primo anno non votammo il bilancio nella parte sulle infrastrut­ture e l’anno successivo non abbiamo votato il piano dei rifiuti». La decisione di Taruffi e Torri di restare in maggioranz­a ha suscitato un dibattito all’interno di Si, che il neosegreta­rio Nicola Fratoianni intende posizionar­e, soprattutt­o a livello nazionale, su posizioni alternativ­e al Pd. «La situazione politica sta cambiando — ha detto Taruffi — i temi amministra­tivi che abbiamo indicato determiner­anno la nostra collocazio­ne. E poi non essere più in giunta segna già una certa discontinu­ità».

Il riferiment­o è a Massimo Mezzetti, l’assessore nominato nel 2014 da Bonaccini in quota Sel che ha deciso di non aderire a Si e guarda invece al movimento di Bersani e D’Alema. Nonostante tutto, Taruffi non ne chiede la rimozione: «Chiedere a Mezzetti un passo indietro — dice Taruffi — vorrebbe dire proporre qualcuno al suo posto, invece non abbiamo intenzione di entrare in giunta. Comunque con Massimo abbiamo un ottimo rapporto».

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