Corriere di Bologna

Così Zanetti si prenderà la Virtus Pronta la wild card per l’Eurocup

Crescerà il controllo della Segafredo che per l’anno prossimo vuole l’Europa. Mercato, obiettivo Viggiano

- Luca Aquino

Lo sguardo sull’Europa come chiodo fisso e obiettivo del progetto triennale. È questa l’ambizione, mai negata e ripetuta a più riprese, della Segafredo e del suo presidente Massimo Zanetti. Due anni per tornare in Serie A e poi l’assalto all’Europa una volta nel massimo campionato. E le sponde, in questo senso, non mancano. Perché da Barcellona, sede di Eurolega, farebbero carte false per riabbracci­are la Virtus, una delle società fondatrici dell’Uleb nonché ultimo club italiano ad aver vinto la massima coppa europea.

Si sta guardando avanti, ma nemmeno troppo. C’è prima da vincere il campionato di A2, e se non sarà quest’anno il piano prevede che sia questo l’obiettivo della prossima stagione, ma lo sguardo oltre confine viene già buttato. Perché è noto a tutti che un marchio come Segafredo-Zanetti abbia una visibilità internazio­nale riconosciu­ta e sia sinonimo di progetto serio e solido. Quello che negli uffici di Eurolega si aspettano dalla Virtus, alla quale difficilme­nte sarebbe negata una wild card per la partecipaz­ione all’Eurocup una volta tornata in Serie A. Il precedente della wild card data alla FuturVirtu­s di Claudio Sabatini nell’anno di LegaDue successivo alla radiazione del 2003 potrebbe far pensare che, se il club bianconero lo chiedesse, una porta potrebbe aprirsi anche prima della promozione, ma al momento questo sembra uno scenario non percorribi­le.

L’ambizione europea è il vero obiettivo di Zanetti, che da diversi giorni ha versato nelle casse del club 210 mila euro. Si tratta del primo step dell’aumento di capitale, da completare a giugno, ma fondamenta­le adesso per rispettare scadenze economiche previste per fine febbraio. Per legge, chi sottoscriv­e un aumento di capitale deve fare un primo versamento che sia almeno il 25% del totale e questa è la cifra immessa nelle casse dalla Segafredo. Un primo passo che porterà il re del caffè — in una tempistica non immediata ma nemmeno lunghissim­a — ad assumere pian piano il controllo definitivo del club anche se già oggi, di fatto, il padrone della Virtus è lui.

L’ottica europea può avere ripercussi­oni anche sulle strategie dell’impianto di gioco. La Virtus, come noto, ha il contratto in scadenza alla Unipol Arena, si siederà al tavolo con la proprietà dell’impianto di Casalecchi­o ma attende con interesse anche il bando per la gestione del PalaDozza. In piazza Azzarita, le V nere giocherann­o almeno i primi due turni di questi playoff perché la Unipol Arena non sarà disponibil­e e si ragiona sulla possibilit­à di trasferirs­i definitiva­mente l’anno prossimo. Per fare questo non è obbligator­io vincere il bando per la gestione dell’impianto, e infatti a quanto filtra la Virtus sarebbe abbastanza freddina su questo tasto.

In caso di permanenza in A2, lo spostament­o al PalaDozza sembra molto probabile ma in caso di Serie A, proprio in quell’ottica europea, un impianto come la Unipol Arena viene ritenuto più adeguato.

Nella caccia alla promozione, intanto, si continua a tenere monitorata la pista Jeff Viggiano: nel suo ruolo Venezia ha ripreso Julyan Stone, fra poco rientrerà Stefano Tonut e lo spazio per l’italo americano si restringer­à parecchio. In quel caso, la Virtus è pronta a sferrare l’attacco per farne il suo rinforzo da playoff e pezzo pregiato del finale di stagione.

 ?? Proprietà ?? Massimo Zanetti, Alberto Bucci e Luca Baraldi La Segafredo è l’azionista di riferiment­o della Virtus e l’obiettivo dichiarato è il ritorno in serie A e poi sui palcosceni­ci europei
Proprietà Massimo Zanetti, Alberto Bucci e Luca Baraldi La Segafredo è l’azionista di riferiment­o della Virtus e l’obiettivo dichiarato è il ritorno in serie A e poi sui palcosceni­ci europei

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