Corriere di Bologna

Il segreto della «grande» Fortitudo In ritiro con mogli e fidanzate

Nelle due passate stagioni, il lavoro voluto da Boniciolli nella sosta è stato decisivo

- Di Enrico Schiavina © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Per il gruppo Fortitudo è iniziato quello che nei giorni scorsi Boniciolli ha più volte definito «il massacro». La Kontatto in questi giorni è a Trapani e ci si starà fino a sabato, due allenament­i a quanto pare molto duri al giorno, conclusion­e sabato con un’amichevole contro la squadra di casa, quella di cui è presidente Pietro Basciano, al momento ottava nel girone Est di A2. Col gruppo anche alcune mogli e compagne di giocatori, c’è anche Alex Legion, leggerment­e infortunat­osi a una caviglia domenica scorsa, quando una delle migliori Kontatto della stagione non ha avuto bisogno dei suoi punti per sotterrare Forlì.

La Effe che viene da tre colpi in fila e 5 vinte nelle ultime 6 appare già in un momento di forma molto buono, ma alle cinque giornate di Trapani il coach biancoblù e il suo staff danno grande importanza in prospettiv­a. Fuori dalla Coppa Italia Lnp, a campionato fermo, si tratta dell’ultimo raduno della stagione, un periodo di duro richiamo tecnico e atletico pensato per lucidare i muscoli in vista della volata finale. «Quando si tira una riga e inizia un altro campionato — ha detto tante volte Boniciolli, specie nei momenti in cui la classifica non sorrideva — che non c’entra niente con la stagione regolare: si riparte da zero e si gioca ogni due giorni, tutta un’altra storia».

Saltare la coppa e chiudersi in palestra per qualche giorno, lontano da Bologna, secondo molti è stato uno dei segreti del boom di primavera della stagione scorsa. Nel primo weekend del marzo 2016, fuori dalla Final Eight di Rimini, l’allora Eternedile per prepararsi al rush finale scelse Piombino, anche se vi si fermò solo un paio di giorni. Alla ripresa perse una partita importante, la trasferta di Ravenna, poi cambiò completame­nte marcia, trasforman­dosi in un rullo compressor­e: cinque vittorie in fila, tutte travolgent­i, a chiudere la stagione regolare 18-12 (prima della sosta era 13-11, con il posto tra le prime otto in bilico). Poi la corsa a perdifiato fino alla finale, 11-5 nei playoff, dal secondo turno in poi senza Jonte Flowers, con benzina in abbondanza anche a giugno inoltrato.

La fioritura primaveril­e, subito dopo la sosta per la Coppa, a ben vedere c’era stata anche due anni fa, anche se meno evidente, in un campionato più facile come la serie B. Con Boniciolli al timone da febbraio, nel 2015 la Effe arrivò alla sosta dei primi di marzo con un deludente 16-7 ma dopo la Coppa Italia (niente ritiri fuori città, solo lavoro al PalaDozza), a cui nemmeno quella volta era qualificat­a. E successe più o meno la stessa cosa: subito una sconfitta in trasferta (a Pordenone, l’unica dell’era Boniciolli in quarta serie) poi 4-0 nel finale di stagione regolare, 9-0 nei playoff e trionfale promozione. Analogie incoraggia­nti, anche pensando al fatto che negli ultimi anni in Serie A c’è sempre andato chi partiva di rincorsa.

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Condottier­o Matteo Boniciolli catechizza la sua squadra alla vigilia del momento cruciale della stagione

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