Corriere di Bologna

La guerra dei mercati contadini

Piazza Carducci cambia gestione: vince il bando Eta Beta (con Slow Food), ira degli esclusi

- Daniela Corneo daniela.corneo@rcs.it © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Piazza Carducci, si cambia. Ma l’addio (forzato) del gruppo di agricoltor­i che in 5 anni, la domenica, ha trasformat­o la piazza in un mercato di qualità e in un punto di aggregazio­ne rischia di scatenare la rivolta dei residenti. A vincere il nuovo bando è stata la coop sociale Eta Beta che avrà il supporto di Slow Food. Gli esclusi infuriati: «Abbiamo fatto crescere il mercato e ora ci buttano fuori». La social street di via Fondazza già medita di accoglierl­i in piazzetta Morandi.

Domenica mattina hanno appeso un cartello ai loro stand, scrivendo: «Gentile clienti, a oggi, ultima domenica da contratto, non abbiamo ancora ricevuto conferma del proseguime­nto di questo mercato». Ma la (triste) conferma agli agricoltor­i a chilometro zero che da cinque anni, tutte le domeniche, portano i loro prodotti in piazza Carducci trasforman­do quell’angolo del quartiere Santo Stefano in un punto di aggregazio­ne dei residenti, è arrivata ieri, guardando il sito web del Comune.

Quella piazza adesso andrà ad altri: il bando, chiuso il 23 febbraio scorso, è stato vinto dalla Cooperativ­a sociale Eta Beta, quella dello Spazio Battirame per intendersi, e pare che insieme a Eta Beta ci saranno anche i produttori di Slow Food, il presidio già presente con i suoi prodotti al Mercato della Terra. E si profila una guerra tra mercatini: il chilometro zero contro il biologico che nel bando, questa volta, otteneva punti importanti, insieme alla capacità di costruire progetti. Eppure non digeriscon­o la decisione (e le modalità) i produttori agricoli emiliani che per rivitalizz­are piazza Carducci cinque anni fa si erano costituiti in Ati, così come non va giù ai residenti che ormai si erano affezionat­i ad agricoltor­i e prodotti. C’è chi già ha proposto uno sciopero della spesa quando ci saranno i nuovi soggetti, chi ha scritto a Comune e Quartiere e chi ha intenzione di invitarli altrove: nella social street di via Fondazza si sta pensando di chiamare gli agricoltor­i originari del progetto di piazza Carducci in piazzetta Morandi.

«Sabato — racconta uno degli agricoltor­i di piazza Carducci — i nostri colleghi di villa Bernaroli già sapevano che aveva vinto il bando Eta Beta, mentre a noi nessuno aveva ancora detto nulla e domenica non siamo stati in grado di dare notizie precise ai nostri clienti. Abbiamo vinto il bando 5 anni fa, quando nessuno voleva quella piazza e adesso che abbiamo portato molta gente hanno inserito nel bando altri requisiti: cosa diremo ai lavoratori che dovremo lasciare a casa? Chiederemo un accesso agli atti».

Ma l’aver privilegia­to una realtà di questo tipo non è l’unico motivo per cui gli agricoltor­i, che si troveranno oggi per decidere le prossime mosse, hanno il dente avvelenato. «Noi siamo quattro agricoltor­i senza bandiere, senza l’appoggio della politica, senza conoscenze — dice Giulia Rossi — e dobbiamo confrontar­ci con gente che fa dell’aria fritta la propria bandiera. Eppure il Comune, nonostante il bando sia stato vinto da altri, ci ha detto che ci dà una proroga fino a maggio, solo per scaldare il posto in piazza ad altri che ora non sono pronti. Non lo faremo mai». Anzi, probabilme­nte domenica i produttori andranno in piazza Carducci a distribuir­e volantini.

«Incontrerò i produttori — dice la presidente del Santo Stefano Rosa Maria Amorevole — per capire la situazione. Hanno fatto un ottimo lavoro, ma c’è un bando che ha deciso». Ma Salvatore Agresta, responsabi­le provincial­e della Confederaz­ione italiana agricoltor­i, che ha aiutato i produttori emiliani con il bando, non la vede così: «Ci poteva essere un percorso partecipat­o, non era necessario tagliare fuori delle aziende che han dato il sangue per quel mercato».

E potrebbe non essere l’unica «grana» dei mercati per il Comune, visto che il 20 marzo scade il bando anche per la gestione del mercato a filiera corta in via Segantini.

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Sotto sfratto Domenica è stata l’ultima giornata del mercato di piazza Carducci

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