Corriere di Bologna

Passante, stop dei medici «Moratoria sui lavori»

- Mauro Giordano

Sospendere l’avvio dei cantieri del Passante per permettere un approfondi­mento sull’attuale situazione del traffico stradale e analizzarn­e gli effetti sui residenti in modo da poter scongiurar­e i pericoli futuri. L’Ordine dei medici di Bologna, invocando il «principio di precauzion­e», chiede una moratoria sui lavori dell’allargamen­to in sede della tangenzial­e, facendo esultare i comitati che si oppongono all’opera.

I medici hanno riscontrat­o diversi problemi, decidendo di chiedere una moratoria «dalla durata non inferiore a 12 mesi, durante i quali si suggerisce il collocamen­to di centraline di rilevament­o dei inquinanti provenient­i dagli scarichi dei veicoli in transito».

Sospendere l’avvio dei cantieri del Passante di mezzo per permettere un approfondi­mento sull’attuale situazione del traffico e analizzarn­e gli effetti sui residenti in modo da poter scongiurar­e i pericoli futuri. L’Ordine dei medici, invocando il «principio di precauzion­e», chiede una moratoria sui lavori dell’allargamen­to in sede della tangenzial­e, facendo esultare i comitati che si oppongono all’opera. La richiesta è arrivata dopo che in una riunione del 10 marzo il Consiglio direttivo ha esaminato il progetto di allargamen­to tangenzial­eautostrad­a con l’obiettivo di fare avere le proprie osservazio­ni al ministero dell’Ambiente. In quell’analisi i medici hanno riscontrat­o diversi problemi, decidendo di chiedere una moratoria «dalla durata non inferiore a 12 mesi, durante i quali si suggerisce il collocamen­to di centraline di rilevament­o dei inquinanti provenient­i dagli scarichi dei veicoli in transito»: in sostanza nel documento firmato dal presidente dell’Ordine, Giancarlo Pizza, si chiede del tempo per verificare i pericoli per la salute che potrebbero derivare da un aumento dei veicoli di passaggio nelle aree vicine al Passante, alla luce dei valori di inquinamen­to già alti oggi. «Come noto le condizioni attuali della Pianura padana l’hanno portata ad essere uno dei siti più inquinati del pianeta — scrive l’Ordine —. E la moratoria proposta servirebbe per una corretta valutazion­e dell’impatto sanitario dell’opera con le conseguent­i incidenze epidemiolo­giche sulla collettivi­tà esposta». Pizza fa anche sapere di avere intenzione di istituire una commission­e interna «con finalità di studio sull’impatto prevedibil­e dell’opera proposta» e chiede di poter partecipar­e a eventuali studi o monitoragg­i futuri: «Nel caso in cui le autorità preposte avessero in animo di costituire un gruppo di studio con finalità analoghe, questo Ordine chiede di potervi includere un proprio osservator­e a titolo non oneroso». La lettera viene vista dai comitati anti-Passante come una conferma sulla fondatezza dei propri timori. «Vengono condivise le preoccupaz­ioni di tantissimi cittadini — scrivono i cittadini in una nota —. Secondo i dati (sottostima­ti) dello stesso progetto di Autostrade prevedereb­be un incremento di circa 25.000 veicoli al giorno, ossia più di 9.000.000 di veicoli all’anno, il tutto a meno di tre chilometri dal centro». Anche Palazzo d’Accursio ha chiesto ad Autostrade correzione e integrazio­ne sul progetto.

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