Passante, stop dei medici «Moratoria sui lavori»
Sospendere l’avvio dei cantieri del Passante per permettere un approfondimento sull’attuale situazione del traffico stradale e analizzarne gli effetti sui residenti in modo da poter scongiurare i pericoli futuri. L’Ordine dei medici di Bologna, invocando il «principio di precauzione», chiede una moratoria sui lavori dell’allargamento in sede della tangenziale, facendo esultare i comitati che si oppongono all’opera.
I medici hanno riscontrato diversi problemi, decidendo di chiedere una moratoria «dalla durata non inferiore a 12 mesi, durante i quali si suggerisce il collocamento di centraline di rilevamento dei inquinanti provenienti dagli scarichi dei veicoli in transito».
Sospendere l’avvio dei cantieri del Passante di mezzo per permettere un approfondimento sull’attuale situazione del traffico e analizzarne gli effetti sui residenti in modo da poter scongiurare i pericoli futuri. L’Ordine dei medici, invocando il «principio di precauzione», chiede una moratoria sui lavori dell’allargamento in sede della tangenziale, facendo esultare i comitati che si oppongono all’opera. La richiesta è arrivata dopo che in una riunione del 10 marzo il Consiglio direttivo ha esaminato il progetto di allargamento tangenzialeautostrada con l’obiettivo di fare avere le proprie osservazioni al ministero dell’Ambiente. In quell’analisi i medici hanno riscontrato diversi problemi, decidendo di chiedere una moratoria «dalla durata non inferiore a 12 mesi, durante i quali si suggerisce il collocamento di centraline di rilevamento dei inquinanti provenienti dagli scarichi dei veicoli in transito»: in sostanza nel documento firmato dal presidente dell’Ordine, Giancarlo Pizza, si chiede del tempo per verificare i pericoli per la salute che potrebbero derivare da un aumento dei veicoli di passaggio nelle aree vicine al Passante, alla luce dei valori di inquinamento già alti oggi. «Come noto le condizioni attuali della Pianura padana l’hanno portata ad essere uno dei siti più inquinati del pianeta — scrive l’Ordine —. E la moratoria proposta servirebbe per una corretta valutazione dell’impatto sanitario dell’opera con le conseguenti incidenze epidemiologiche sulla collettività esposta». Pizza fa anche sapere di avere intenzione di istituire una commissione interna «con finalità di studio sull’impatto prevedibile dell’opera proposta» e chiede di poter partecipare a eventuali studi o monitoraggi futuri: «Nel caso in cui le autorità preposte avessero in animo di costituire un gruppo di studio con finalità analoghe, questo Ordine chiede di potervi includere un proprio osservatore a titolo non oneroso». La lettera viene vista dai comitati anti-Passante come una conferma sulla fondatezza dei propri timori. «Vengono condivise le preoccupazioni di tantissimi cittadini — scrivono i cittadini in una nota —. Secondo i dati (sottostimati) dello stesso progetto di Autostrade prevederebbe un incremento di circa 25.000 veicoli al giorno, ossia più di 9.000.000 di veicoli all’anno, il tutto a meno di tre chilometri dal centro». Anche Palazzo d’Accursio ha chiesto ad Autostrade correzione e integrazione sul progetto.