L’Ert festeggia quarant’anni di palcoscenici
Castellucci e l’opera di Boltanski all’Arena del Sole, incontri a Cesena e Modena, «Delitto e Castigo» di Lyubimov. Longhi: «Ecco chi siamo» La stagione rivelatrice di un identità ed eventi speciali per la ricorrenza
«Nessuna festa», tantomeno «fuochi d’artificio». Il presidente di Ert Giuliano Barbolini e il direttore Claudio Longhi mettono le mani avanti. Il 40ennale della Fondazione Teatro Emilia Romagna non prevede celebrazioni ad effetto. Per scelta, certo: «mostriamo quello che un teatro pubblico, diventato Teatro Nazionale, deve fare», dice Barbolini. Forse è anche una scelta obbligata, perché i fondi proprio non aumentano e la stagione di questo 2017 pensata dall’ex (storico) direttore Pietro Valenti è già di per sé rappresentativa di un notevole percorso. Ai cartelloni distribuiti nei sette teatri tra Bologna, Modena e Cesena si sono comunque aggiunti appuntamenti speciali specifici per il quarantennale. E la Regione Emilia-Romagna, al contributo annuale di 2,1 milioni ha aggiunto 100 mila euro.
Ci sono due serate, per esempio, previste per l’autunno a Modena e Cesena, di incontro e confronto per raccontare la storia di Ert, una realtà regionale a tutto tondo che rifugge la centralità di Bologna, entrata nella partita nel 2014. Simbolo di Ert sarà anche la pubblicazione di Il viaggio ad Itaca, resoconto del teatro di Pippo Delbono — attore e autore ormai celebre ma valorizzato proprio da Ert — firmato da Gianni Manzella. Realizzato insieme al Teatro dell’Argine è, invece, «Futuri maestri» progetto che vedrà nove sere di spettacolo con mille protagonisti dai 3 ai 18 anni.
Sotto i riflettori riluce soprattutto un cammino di crescita che ha contribuito a fare della regione un cantiere di indagine sul progredire dei linguaggi teatrali. E la promozione del contemporaneo. «Facciamo produzione e ospitalità nazionali e internazionali», sintetizza Barbolini. Ma l’identità è complessa ed stata costruita con impegno e passione. Si è partiti da Modena. «Ert nasce come plesso produttivo di Ater nel ‘77 — riassume Longhi — Nel ‘91 si distacca da Ater, nel 2001 c’è il passaggio a Fondazione, poi entrano Cesena e Bologna,nel 2015 lo status di Teatro Nazionale». «La sua storia — avanti — si intreccia con i protagonisti del Novecento, come Castri, Cobelli, Ronconi, Salmon, e poi Latella e Delbono. È un passato ricco su cui riflettere per progettare il futuro». Di questo futuro, legato alle opportunità — o ai discussi limiti — offerete dallo status di Teatro Nazionale si parlerà in un convegno autunnale in cui si esaminerà il progetto di legge quadro di riforma dello spettacolo dal vivo.
Questo quarantennale darà quindi il senso di «impegno concreto e quotidiano di ricerca e sperimentazione e di radicamento nel territorio», insi- ste Longhi. Tra le produzioni di questo quarantennale spicca, tra le altre, Delitto e Castigo che è un omaggio a Yuri Lyubimov a cent’anni dalla nascita (debutto il 18 maggio allo Storchi di Modena e poi l’approdo all’Arena del Sole di Bologna dal 24 al 28 maggio). La regia neo-critica italiana sarà poi rappresentata da Cesare Lievi e il uso Il giorno di un dio. In stagione, sempre tra le produzioni, anche Il libro di Giobbe di Emanuele Aldrovandi e Pietro Babina, Va pensiero di Marco Martinelli e la compagnia Gli Omini che si esibisce sul treno nella tratta PorrettaBologna. Anche le ospitalità e le collaborazione raccontano l’identità di Ert. Molto atteso è La democrazia in America di Romeo Castellucci co-produzione internazionale della cesenate Societas. Lo spettacolo, ispirato dall’omonimo libro di de Tocqueville sarà all’Arena del Sole l’11 e il 12 maggio.
Nathan !? è, invece, tra le ospitalità straniere e sarà allo Storchi di Modena il 30 e 31 marzo. La regia è di Nicolas Stemann regista tedesco non ancora cinquantenne che qui intreccia Lessing con un testo commissionato alla Jelinek sulla violenza attuale e sulle reazioni europee alle strage di Charlie Hebdo e del Bataclan.
All’Arena del Sole, a giugno, si vedrà anche l’installazionespettacolo Ultima di Christian Boltanski nell’ambito del più ampio progetto che Palazzo d’Accursio dedica all’artista in relazione con l’anniversario della strage di Ustica e del decennale del Museo della Memoria al Parco della Zucca.
Rientra sempre nelle attività di Ert la promozione delle compagnie italiane all’estero. In occasione dell’anniversario è partito «Italiani a Parigi» in collaborazione con il Teatro di Gennevilliers che porterà nella capitale francese la danza di Francesca Pennini con il Collettivo Cinetico e la compagnia cesenate Dewey Dell, insieme a Virgilio Sieni. «Queste sono le linee guida di Ert — conclude Longhi — e lo saranno nel percorso futuro per progettare il nuovo».
Longhi Le linee guida della storia di Ert tra produzione e ospitalità sono anche quelle del futuro Qui sono cresciuti personalità come Castri, Cobelli, Ronconi, Salmon, Latella e Delbono