MARTHA & MISHA SCINTILLE SONORE IN DUO
La Argerich con Maisky, legati da uno storico sodalizio artistico, saranno i protagonisti stasera al Comunale di un concerto che si muoverà fra le vette giovanili della «Sonata op. 5 n. 2» di Beethoven e la «op 40 » di Shostakovic. E domenica la somma pia
Arriva Martha Argerich. E la leggendaria pianista è destinata a far concentrare l’attenzione di sé con il suo passaggio in regione. Doppio l’appuntamento. Stasera — ore 20.30 — al Teatro Comunale di Ferrara è in duo con il violoncellista — anche lui una leggenda — Mischa Maisky — per uno degli appuntamenti più attesi della stagione di Ferrara Musica. E domenica eccola all’Auditorium Manzoni per inaugurare il Bologna Festival con un concerto che la vede condividere il palco con un gruppo di giovani talenti messi in luce al festival da lei fondato a Lugano. Programma segnato al Novecento con Debussy, Sostakovich, De Falla sotto le due torri e aperto da Beethoven. Anche il recital di questa sera a Ferrara sarà aperto da Beethoven, con la Sonata in sol minore dell’opera 5. E con il violoncellista russo Martha Argerich affronterà poi la Sonata in re minore di Dmitri Sostakovic, i Phantasiestücke di Robert Schumann e la celebre Sonata di Franz Schubert detta l’Arpeggione.
Il programma rinsalda l’antico sodalizio artistico e umano tra i due solisti e sta a confermare una frase che Martha Argerich ha amato ripetere: «Non mi piace suonare da sola». E pensare che il pianoforte sarebbe lo strumento privilegiato per riconoscersi in questa definizione. Lo dimostrerebbero anche i concerti che hanno preceduto e che seguiranno nella stagione di Ferrara Musica con il recital di Mikhail Pletnev la settimana scorsa e quello di Beatrice Rana che lunedì prossimo si ritroverà a suonare le Variazioni Goldberg. Tutto diverso con Martha Argerich che stasera a Ferrara suona in duo e che domenica prossima a Bologna mette in pratica quel che un suo vecchio assunto: «Nel mondo i giovani di talento sono numerosi, ed altrettanto numerosi sono quelli che li potrebbero sostenere». La grande pianista i talenti li ha aiutati e non solo a parole. In tante occasioni lei li ha accompagnati sul palco, esibendosi con loro e senza rubare mai la scena, anzi. Posseduta dalla musica, Marta Argerich conosce l’arte di farsi da parte, persino al momento delle ovazioni. Gli applausi la sfiorano. La sfioravano anche quando proprio per le stagioni di Ferrara Musica suonava sotto la guida di Claudio Abbado. E di quelle serate al Teatro Comunale di Ferrara — che ora porta il nome del maestro scomparso — si può trattenere un po’ della la magia grazie anche alle registrazioni che sono andate ad arricchire il catalogo discografico di Martha Argerich recentemente raccolto da Deutsche Grammophon, arrivando a sfiorare, per numero di cd, quota cinquanta.