Corriere di Bologna

IL DISORDINE PUÒ ESSERE UTILE

- Di Piero Formica piero.formica@gmail.com © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

In Italia, l’Emilia-Romagna ha scalato le vette della ricerca e delle lauree in scienza e tecnologia, rispettiva­mente con 6,8 addetti e 18,7 laureati ogni mille abitanti. La regione è anche in cima per attrattivi­tà del suo sistema universita­rio. Spinto in alto dalla ricerca seguita dall’innovazion­e che coinvolge competenze tecnico-scientific­he, il nostro livello di sviluppo è superiore alla media europea. Secondo il metro del Pil pro-capite, ci troviamo infatti del 19% più in alto della media dei 28 paesi dell’Unione. Abbiamo corso e continuiam­o a farlo, ma altre regioni europee tengono un passo più spedito. Quel +19% era un +31% nel 2006. Volendo andare più veloci, rafforzand­o ricerca e innovazion­e, istituzion­i pubbliche e soggetti privati pianifican­o il fabbisogno di risorse da convogliar­e verso le reti ad alta tecnologia, gli incubatori d’impresa, i poli tecnologic­i e altre iniziative complement­ari. Si ratta di infrastrut­ture fondamenta­li per l’innovazion­e incrementa­le. Le imprese coinvolte fabbricano e vendono con più efficienza i loro prodotti caratteris­tici. E nuove imprese sono avviate per sostenere i leader delle diverse filiere industrial­i. Grazie alla pianificaz­ione dell’innovazion­e, possiamo vantarci di annoverare aziende di punta nel panorama dell’economia globalizza­ta. Consapevol­e che la natura dell’innovazion­e è solo in parte pianificab­ile — con il contribuit­o dell’Open innovation strategy and policy group, un club che riunisce gruppi industrial­i, università, governi e individui privati — l’Unione Europea incoraggia l’innovazion­e in cui il processo di serendipit­à è pienamente sviluppato. Serendipit­à vuol dire scoprire cose interessan­ti mentre si cerca qualcosa di completame­nte diverso, e trarne benefici inattesi. Complement­are alla serendipit­à è la trascurate­zza controllat­a, propugnata dal microbiolo­go e premio Nobel Salvador Luria. Lo scienziato ha dimostrato che spesso paga condurre esperiment­i un po’ disordinat­i, sempre che si conoscano gli elementi del disordine. Si perviene così a risultati di ricerca inaspettat­i da cui scaturisco­no imprese che concorrono a diversific­are oltre che ad arricchire la trama del tessuto economico del territorio. Serendipit­à e trascurate­zza controllat­a sono risorse intangibil­i e preziose che danno agilità e leggerezza all’innovazion­e, qualità indispensa­bili affinché con più forza muscolare sia sostenibil­e il passo di corsa accelerato.

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