Sicurezza, il pd chiama la giunta
I consiglieri dem chiedono un incontro a Lepore. Il sindaco: valutiamo il decreto Minniti
Un altro sabato notte di alcol, spaccio e schiamazzi in piazza Aldrovandi. Con l’aggravante che a pochi metri di distanza, in via dell’Unione, un pensionato è stato aggredito da cinque magrebini. L’assessore alla Sicurezza Riccardo Malagoli lo ha visitato in ospedale. «L’amministrazione deve agire con fermezza», incalza la consigliera del Pd Raffaella Santi Casali. Dal gruppo dem in Comune è partita la richiesta di un incontro con l’assessore al Commercio Matteo Lepore. «Sulle bande adolescenziali stiamo intervenendo, ma senza crucci», dice il sindaco Virginio Merola.
Archiviata (per il momento) la fronda dem sul Passante di mezzo, per il sindaco Virginio Merola si apre un altro fronte interno alla maggioranza in Comune: si chiama piazza Aldrovandi. Ad aprire la polemica, in casa Pd, è la consigliera comunale Raffaella Santi Casali che si sfoga con un lungo post su Facebook: «Sabato sono andata all’inaugurazione di piazza Aldrovandi — scrive Santi Casali — C’era qualche speranza che le cose potessero funzionare. Una notte infernale ci dice che non è così».
La notte a cui si riferisce la consigliera è quella di sabato scorso, poche ore dopo l’inaugurazione, quando piazza Aldrovandi si è ritrovata con i muri di nuovo imbrattati, invasa dal consueto carico di alcool, spaccio e schiamazzi che ha scatenato le ire dei residenti. Come se non bastasse, nella vicina via dell’Unione, un pensionato di 71 anni che vive in un appartamento al piano terra, è stato picchiato a sangue da cinque magrebini a cui aveva chiesto di abbassare la voce. È finito al Maggiore con un ematoma in testa (e otto punti di sutura), ferite al volto e tre costole rotte. L’assessore comunale alla Sicurezza Riccardo Malagoli, che è andato ieri a trovarlo in ospedale delle Aldini, ha trovato il 71enne , un ex docente, provato fisicamente e spaventato.
Alla luce di questi episodi, Santi Casali chiama in causa l’assessore al Commercio Matteo Lepore, grande sponsor del restyling della zona universitaria, e la presidente del Quartiere Santo Stefano Rosa Amorevole, taggati al termine del suo post. «O si risolvono ordine pubblico, decoro, vivibilità per chi abita in zona universitaria — li incalza Santi Casali — o nessun progetto sarà utile ed efficace. È una responsabilità di questa amministrazione che deve immediatamente agire con idee chiare e fermezza ». Dallachatdel gruppo dem su WhatsApp è partita la richiesta a Lepore di un udienza conoscitiva su piazza Aldrovandi. Altri consiglieri dem, che ancora non si espongono, attendono Merola e Lepore al varco.
Il sindaco ha definito l’aggressione del pensionato un atto «violento e intollerabile». «Quello delle bande di adolescenti è un tema sul quale stiamo intervenendo con determinazione, ma senza crucci», ha detto il sindaco. Al 71enne, che provocatoriamente ha detto di essere tentato, la prossima volta, di farsi i «fatti propri», Merola suggerisce: «Si chieda invece come faremo tutti insieme come bolognesi e istituzioni a evitare questi atti di violenza». Lepore, dal canto suo, sa bene che anche nel Pd l’attenzione su piazza Aldrovandi e dintorni è alle stelle. Il consigliere dem Raffaele Persiano ha chiesto ieri all’Università di rimuovere il murales contro le forze dell’ordine in piazza Verdi perché «non bisogna sottostare al ricatto dei collettivi». «Bisogna lavorare per una zona universitaria più sotto controllo — riconosce Lepore — Le priorità sono la lotta allo spaccio e alla tossicodipendenza, e io non mi sottraggo». Attaccano pure le opposizioni. «Da Merola ho sentito solo proclami, vediamo se applicherà il decreto Minniti», dice Marco Lisei (FI). E Lucia Borgonzoni (Lega): «Il problema non sono gli universitari o le saracinesche abbassate un po’ dopo il termine ma gli spacciatori: serve più polizia municipale». In queste ore, il sindaco sta esaminando il decreto Sicurezza del ministro Minniti che prevede una sorta di Daspo (l’allontanamento dal territorio) per chi violale regole .« L ostiamo valutando », dice il sindaco. L’ assessore comunale alla Mobilità Irene Priolo che aveva definito il decreto «di destra» conferma: «Non parlo mai a caso». Merola ha ascoltato Priolo consegnare questa dichiarazione alle agenzie e poi l’ha «liquidata» con una battuta: «Irene, occupati di mobilità!».
In ospedale L’assessore Malagoli è andato a trovare il residente aggredito. «Provato e impaurito»