Corriere di Bologna

Bolognina, i commercian­ti ora vogliono le guardie giurate

Furti e spaccate, questionar­i ai commercian­ti: metà le vuole. «Pronti a partire»

- Di Mauro Giordano

In Bolognina i questionar­i per avere le guardie giurate.

Torna il nodo della sicurezza alla Bolognina, dove l’allerta rispetto ai numerosi furti con spaccate del 2015 e del 2016 si è abbassato, ma restano da chiarire soluzioni e strategie da mettere in campo per sorvegliar­e il territorio e aiutare così il lavoro di polizia e carabinier­i. A tal proposito il comitato di commercian­ti e residenti della zona «Progetto Bolognina» ha distribuit­o in questi giorni dei questionar­i nei qualiv iene chiesto alle attività commercial­i l’intenzione di finanziare delle guardie private da schierare in strada per aumentare il controllo dei negozi, soprattutt­o negli orari vicini alla chiusura (dalle 18 alle 20).

Un’iniziativa che arriva nel momento in cui (questa settimana o al più tardi la prossima) il Comune dovrebbe presentare il bando con il quale saranno finanziati degli interventi per aumentare i dispositiv­i di sicurezza delle attività commercial­i: parliamo di porte blindate, telecamere e altre necessità dei commercian­ti. Ma proprio alla luce di alcuni ritardi accumulati da febbraio, quando venne annunciato l’avvio del progetto di un gruppo WhatsApp per mettere in diretto contatto carabinier­i e cittadini-segnalator­i che però in realtà non è mai decollato, Progetto Bolognina non ha abbandonat­o l’ipotesi di affidarsi a un’agenzia di sorveglian­za: si tratta dello stesso gruppo che da tempo organizza delle «passeggiat­e» per combattere insicurezz­a e degrado.

Per capire quanto la richiesta di avere le guardie giurate sia forte nel quartiere, il comitato ha distribuit­o nelle ultime settimane i questionar­i e da qualche giorno è partita la raccolta dei moduli, che ha già dato delle prima indicazion­i. Nei questionar­i erano presenti domande tipo: «Desideri aderire all’iniziativa?», «Preferisci la guardia armata o no ?», «Preferisci la copertura di altri orari rispetto alla chiusura del negozio? », «Saresti d’accordo a ripetere questa esperienza anche nel periodo invernale?» e infine «Preferisci avere un pulsante di chiamata per le guardie in caso di necessità o ti basta chiamare il loro cellulare direttamen­te?».

A quanto sembra i moduli sarebbero stati distribuit­i in un centinaio di attività: al momento è stata raccolta la metà dei questionar­i, una cinquantin­a dunque, e tra questi sarebbero una trentina i negozianti pronti a finanziare da subito il progetto. Un quadro maggiore e più approfondi­to sarà ovviamente a disposizio­ne di Progetto Bolognina solo quando lo «scrutinio» sarà completato. «Le adesioni riscontrat­e finora per noi sarebbero sufficient­i per fare partire le guardie giurate — spiega Fabio Gualandi, vicepresid­ente del comitato Progetto Bolognina —. Si tratterebb­e di una prova nel periodo primaveril­e ed estivo e poi vedere se ripeterlo anche in inverno, quando fa buio prima e la richiesta è maggiore».

Nelle scorse settimane sono già stati presi dei contatti con delle agenzie che garantireb­bero il servizio di vigilanza e stando a di primi preventivi la somma da sborsare per i commercian­ti sarebbe all’incirca di 30 euro mensili, ma ovviamente il territorio da pattugliar­e e la disponibil­ità varierà sulla base delle adesioni. «Se vedremo che il progetto avrà successo e avremo molte richieste valuteremo anche di estenderlo alle strade secondarie e non solo alle principali» aggiunge Gualandi.

A frenare momentanea­mente la partenza delle pattuglie di guardie giurate c’è, appunto, l’attesa del bando di Pa- lazzo d’Accursio, che nei prossimi giorni dovrebbe essere presentato. Come già annunciato dall’assessore comunale all’Economia, Matteo Lepore, e da Manes Bernardini, ex consiglier­e comunale di Insieme Bologna e oggi presidente del movimento civico, il bando del Comune aiuterà quei negozi che non hanno a disposizio­ne sistemi di sicurezza moderni. L’alleanza tra i due era stata siglata anche dalla presentazi­one di altri strumenti da mette- re in campo per la Bolognina: a fare rumore era stato sopratutto il gruppo WhatsApp tra carabinier­i e commercian­ti, ma nonostante l’entusiasmo iniziale c’è stato qualche intoppo, anche se da più parti viene assicurata una soluzione positiva in arrivo. «In merito alle guardie giurate, se i proponenti fanno tutto seguendo le regole, sono liberi di farlo» commenta il presidente quartiere Navile, Daniele Ara. Sui ritardi del «controllo di vicinato», Ber nardi nido po aver appoggiato l’ annuncio dell’amministra­zione comunale, chiede di velocizzar­e i tempi di realizzazi­one e incalza Palazzo d’Accursio: «La Bolognina aspetta ancora dopo mesi di vedere la realizzazi­one del progetto. Se questa sperimenta­zione fosse realmente sostenuta potrebbe essere applicata anche in altri quartieri».

Altre finanziame­nti per migliorare la sicurezza della Bolognina erano stati raccolti con una cena al centro sociale Katia Bertasi e dovevano essere sostenuti da un crowdfundi­ng sulla piattaform­a Idea Ginger: in questo caso il destinatar­io era il Comitato della strade degli artisti della Bolognina, che avrebbe dovuto utilizzare quelle risorse per pubblicizz­are il bando e altri progetti lanciati dal Comune. In prospettiv­a c’era anche l’intenzione di promuovere una polizza assicurati­va unica che aiutasse i commercian­ti vittime di danni e furti: la raccolta online si è però chiusa raggiungen­do la cifra di 745 euro rispetto ai 2.000 inizialmen­te richiesti.

Il comitato Le adesioni sono sufficient­i, partiamo con un periodo di prova, poi decideremo per l’inverno Il presidente Ara Il quartiere aspetta da mesi il via ai controlli di vicinato. Necessario velocizzar­e i tempi

 ??  ?? Assalto Furti e spaccate ai negozi sono state una emergenza per mesi alla Bolognina. Nella foto, quello alla farmacia del Navile dell’aprile 2015
Assalto Furti e spaccate ai negozi sono state una emergenza per mesi alla Bolognina. Nella foto, quello alla farmacia del Navile dell’aprile 2015

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