Bolognina, i commercianti ora vogliono le guardie giurate
Furti e spaccate, questionari ai commercianti: metà le vuole. «Pronti a partire»
In Bolognina i questionari per avere le guardie giurate.
Torna il nodo della sicurezza alla Bolognina, dove l’allerta rispetto ai numerosi furti con spaccate del 2015 e del 2016 si è abbassato, ma restano da chiarire soluzioni e strategie da mettere in campo per sorvegliare il territorio e aiutare così il lavoro di polizia e carabinieri. A tal proposito il comitato di commercianti e residenti della zona «Progetto Bolognina» ha distribuito in questi giorni dei questionari nei qualiv iene chiesto alle attività commerciali l’intenzione di finanziare delle guardie private da schierare in strada per aumentare il controllo dei negozi, soprattutto negli orari vicini alla chiusura (dalle 18 alle 20).
Un’iniziativa che arriva nel momento in cui (questa settimana o al più tardi la prossima) il Comune dovrebbe presentare il bando con il quale saranno finanziati degli interventi per aumentare i dispositivi di sicurezza delle attività commerciali: parliamo di porte blindate, telecamere e altre necessità dei commercianti. Ma proprio alla luce di alcuni ritardi accumulati da febbraio, quando venne annunciato l’avvio del progetto di un gruppo WhatsApp per mettere in diretto contatto carabinieri e cittadini-segnalatori che però in realtà non è mai decollato, Progetto Bolognina non ha abbandonato l’ipotesi di affidarsi a un’agenzia di sorveglianza: si tratta dello stesso gruppo che da tempo organizza delle «passeggiate» per combattere insicurezza e degrado.
Per capire quanto la richiesta di avere le guardie giurate sia forte nel quartiere, il comitato ha distribuito nelle ultime settimane i questionari e da qualche giorno è partita la raccolta dei moduli, che ha già dato delle prima indicazioni. Nei questionari erano presenti domande tipo: «Desideri aderire all’iniziativa?», «Preferisci la guardia armata o no ?», «Preferisci la copertura di altri orari rispetto alla chiusura del negozio? », «Saresti d’accordo a ripetere questa esperienza anche nel periodo invernale?» e infine «Preferisci avere un pulsante di chiamata per le guardie in caso di necessità o ti basta chiamare il loro cellulare direttamente?».
A quanto sembra i moduli sarebbero stati distribuiti in un centinaio di attività: al momento è stata raccolta la metà dei questionari, una cinquantina dunque, e tra questi sarebbero una trentina i negozianti pronti a finanziare da subito il progetto. Un quadro maggiore e più approfondito sarà ovviamente a disposizione di Progetto Bolognina solo quando lo «scrutinio» sarà completato. «Le adesioni riscontrate finora per noi sarebbero sufficienti per fare partire le guardie giurate — spiega Fabio Gualandi, vicepresidente del comitato Progetto Bolognina —. Si tratterebbe di una prova nel periodo primaverile ed estivo e poi vedere se ripeterlo anche in inverno, quando fa buio prima e la richiesta è maggiore».
Nelle scorse settimane sono già stati presi dei contatti con delle agenzie che garantirebbero il servizio di vigilanza e stando a di primi preventivi la somma da sborsare per i commercianti sarebbe all’incirca di 30 euro mensili, ma ovviamente il territorio da pattugliare e la disponibilità varierà sulla base delle adesioni. «Se vedremo che il progetto avrà successo e avremo molte richieste valuteremo anche di estenderlo alle strade secondarie e non solo alle principali» aggiunge Gualandi.
A frenare momentaneamente la partenza delle pattuglie di guardie giurate c’è, appunto, l’attesa del bando di Pa- lazzo d’Accursio, che nei prossimi giorni dovrebbe essere presentato. Come già annunciato dall’assessore comunale all’Economia, Matteo Lepore, e da Manes Bernardini, ex consigliere comunale di Insieme Bologna e oggi presidente del movimento civico, il bando del Comune aiuterà quei negozi che non hanno a disposizione sistemi di sicurezza moderni. L’alleanza tra i due era stata siglata anche dalla presentazione di altri strumenti da mette- re in campo per la Bolognina: a fare rumore era stato sopratutto il gruppo WhatsApp tra carabinieri e commercianti, ma nonostante l’entusiasmo iniziale c’è stato qualche intoppo, anche se da più parti viene assicurata una soluzione positiva in arrivo. «In merito alle guardie giurate, se i proponenti fanno tutto seguendo le regole, sono liberi di farlo» commenta il presidente quartiere Navile, Daniele Ara. Sui ritardi del «controllo di vicinato», Ber nardi nido po aver appoggiato l’ annuncio dell’amministrazione comunale, chiede di velocizzare i tempi di realizzazione e incalza Palazzo d’Accursio: «La Bolognina aspetta ancora dopo mesi di vedere la realizzazione del progetto. Se questa sperimentazione fosse realmente sostenuta potrebbe essere applicata anche in altri quartieri».
Altre finanziamenti per migliorare la sicurezza della Bolognina erano stati raccolti con una cena al centro sociale Katia Bertasi e dovevano essere sostenuti da un crowdfunding sulla piattaforma Idea Ginger: in questo caso il destinatario era il Comitato della strade degli artisti della Bolognina, che avrebbe dovuto utilizzare quelle risorse per pubblicizzare il bando e altri progetti lanciati dal Comune. In prospettiva c’era anche l’intenzione di promuovere una polizza assicurativa unica che aiutasse i commercianti vittime di danni e furti: la raccolta online si è però chiusa raggiungendo la cifra di 745 euro rispetto ai 2.000 inizialmente richiesti.
Il comitato Le adesioni sono sufficienti, partiamo con un periodo di prova, poi decideremo per l’inverno Il presidente Ara Il quartiere aspetta da mesi il via ai controlli di vicinato. Necessario velocizzare i tempi