Bilancio, vicario e conflitto d’interessi Dopo la burrasca la Fondazione cerca una soluzione
Bilancio, conflitto d’interessi e inizio della discussione su un vicario del presidente in Collegio d’indirizzo. Dopo la settimana di passione che ha visto, nel giro di 24 ore, il presidente della Fondazione Carisbo Leone Sibani prima annunciare e poi ritirare le «dimissioni irrevocabili», domani si riuniranno i componenti dell’organo «politico» di Palazzo Saraceni. Dovrebbe essere blindata l’approvazione del bilancio 2016, che vede un utile da oltre 26 milioni di euro, quasi doppio rispetto al 2015, e un patrimonio netto in crescita a 766 milioni. Sull’adempimento del resto dell’ordine del giorno, dipende quanto tempo porterà via la discussione delle varie ed eventuali: è probabile che qualcuno chieda lumi a Sibani su quanto successo la settimana scorsa, con le dimissioni annunciate per lettera al Collegio d’indirizzo, ma non al cda (con l’esclusione del vice presidente Gianfranco Ragonesi) e ritirate proprio davanti al consiglio d’amministrazione. A questo proposito si inizierà a discutere sulla necessità di trovare un vicario di Sibani in Collegio, per evitare una possibile paralisi se in futuro il presidente di Palazzo Saraceni dovesse dimettersi di nuovo: il Collegio d’indirizzo, infatti, può essere convocato solo dal presidente o dal vicario designato. Una figura che, al momento, non è stata individuata. L’altro tema caldo è quello del conflitto d’interessi e della norma di regolamento secondo cui «la Fondazione non può destinare erogazioni ad enti esterni dei quali faccia parte uno o più membri della Fondazione». Domani dovrebbe arrivare ai voti una proposta di modifica dell’articolo, per armonizzarlo allo Statuto e limitare così il conflitto ai casi in cui i componenti della Fondazione abbiano un «diretto vantaggio». Un tema non di poco conto, che riguarda anche contributi di peso stanziati da Palazzo Saraceni: l’ultimo è quello all’Arcidiocesi e alla Fondazione per le scienze religiose Giovanni XXIII, che nel 2016 hanno ricevuto 250mila euro per organizzare un convegno su papa Benedetto XV. Della Fondazione per le scienze religiose è segretario lo storico delle religioni Alberto Melloni, componente del Collegio d’indirizzo: con il regolamento attuale, è l’opinione di alcuni membri del Collegio, lo stanziamento non avrebbe dovuto esserci, mentre a norma di Statuto, è la replica di Melloni, non c’è conflitto. Per quanto la maggioranza voglia modificare la norma, non sono esclusi colpi di scena.