Corriere di Bologna

Bilancio, vicario e conflitto d’interessi Dopo la burrasca la Fondazione cerca una soluzione

- Riccardo Rimondi

Bilancio, conflitto d’interessi e inizio della discussion­e su un vicario del presidente in Collegio d’indirizzo. Dopo la settimana di passione che ha visto, nel giro di 24 ore, il presidente della Fondazione Carisbo Leone Sibani prima annunciare e poi ritirare le «dimissioni irrevocabi­li», domani si riuniranno i componenti dell’organo «politico» di Palazzo Saraceni. Dovrebbe essere blindata l’approvazio­ne del bilancio 2016, che vede un utile da oltre 26 milioni di euro, quasi doppio rispetto al 2015, e un patrimonio netto in crescita a 766 milioni. Sull’adempiment­o del resto dell’ordine del giorno, dipende quanto tempo porterà via la discussion­e delle varie ed eventuali: è probabile che qualcuno chieda lumi a Sibani su quanto successo la settimana scorsa, con le dimissioni annunciate per lettera al Collegio d’indirizzo, ma non al cda (con l’esclusione del vice presidente Gianfranco Ragonesi) e ritirate proprio davanti al consiglio d’amministra­zione. A questo proposito si inizierà a discutere sulla necessità di trovare un vicario di Sibani in Collegio, per evitare una possibile paralisi se in futuro il presidente di Palazzo Saraceni dovesse dimettersi di nuovo: il Collegio d’indirizzo, infatti, può essere convocato solo dal presidente o dal vicario designato. Una figura che, al momento, non è stata individuat­a. L’altro tema caldo è quello del conflitto d’interessi e della norma di regolament­o secondo cui «la Fondazione non può destinare erogazioni ad enti esterni dei quali faccia parte uno o più membri della Fondazione». Domani dovrebbe arrivare ai voti una proposta di modifica dell’articolo, per armonizzar­lo allo Statuto e limitare così il conflitto ai casi in cui i componenti della Fondazione abbiano un «diretto vantaggio». Un tema non di poco conto, che riguarda anche contributi di peso stanziati da Palazzo Saraceni: l’ultimo è quello all’Arcidioces­i e alla Fondazione per le scienze religiose Giovanni XXIII, che nel 2016 hanno ricevuto 250mila euro per organizzar­e un convegno su papa Benedetto XV. Della Fondazione per le scienze religiose è segretario lo storico delle religioni Alberto Melloni, componente del Collegio d’indirizzo: con il regolament­o attuale, è l’opinione di alcuni membri del Collegio, lo stanziamen­to non avrebbe dovuto esserci, mentre a norma di Statuto, è la replica di Melloni, non c’è conflitto. Per quanto la maggioranz­a voglia modificare la norma, non sono esclusi colpi di scena.

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Presidente Leone Sibani aveva annunciato dimissioni irrevocabi­li, poi le ha ritirate

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