Corriere di Bologna

Sfregio al Memoriale della Shoah «Fatto da chi non conosce la storia»

Scritta comparsa al passaggio del corteo antagonist­a. Il Comune la fa cancellare subito

- Andreina Baccaro © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

È stato un 25 aprile che rischia di farsi ricordare più per le polemiche che per la festa. A quelle della vigilia, tra Brigata ebraica e Anpi a Roma e qui sotto le Due Torri sulla festa del Pratello che rischiava di saltare per i mal di pancia tra Comune e organizzat­ori. A questo si è aggiunta ieri la scritta sul monumento alla Shoah lasciata dal corteo antagonist­a. «Palestina libera» a caratteri cubitali con bomboletta spray. È il segno del passaggio tra via Carracci e via Matteotti del tradiziona­le corteo del 25 aprile. Che però quest’anno si lascia dietro anche una coda di polemiche. Non solo perché non è la prima volta che il monumento all’Olocausto viene imbrattato, quanto perché la rivendicaz­ione per l’indipenden­za del popolo palestines­e imbratta il ricordo dei morti nei lager nazisti in una settimana già densa di polemiche per le divisioni tra Anpi e comunità ebraica.

«È un scritta fuori luogo, fatta da qualcuno che prende di mira lo Stato di Israele che nulla ha a che fare con la giornata di oggi» commenta a caldo il presidente della comunità ebraica bolognese Daniele De Paz. «Chi fa illazioni contro Israele non conosce bene la storia — aggiunge —, dovrebbero chiedersi da che parte stava il Gran Muftì quando Hitler ha fatto quello che ha fatto». Il riferiment­o è ai buoni nostra comunità e ci ricorda una delle pagine più drammatich­e della storia ». Il Comune, comunque, ha subito provveduto a cancellare ieri stesso la scritta dal monumento.

Il corteo antifascis­ta, che quest’anno ha sfilato dietro lo striscione «Resistenza è autogestio­ne», ha raccolto circa 500 persone che hanno attraversa­to la città dalla Bolognina fino al Pratello. Molte realtà antagonist­e (Crash, Social Log, Hobo, XM24, anarchici, Vag61, Cua, transfemmi­niste queer, Asia Usb) si sono riunite come ogni anno per la chiamata contro i vecchi e nuovi fascismi. Ma è stata anche l’occasione per lanciare ancora un monito all’amministra­zione comunale che vorrebbe sfrattare XM24.

Il centro sociale occupato di via Fioravanti è stato la prima tappa del corteo: gli attivisti sul tetto hanno srotolato lo striscione con le parole d’ordine della giornata «Resistenza è autogestio­ne», mentre dal megafono si ricordava al Comune che lo sgombero, se ci sarà, non sarà facile. Come non lo fu quello dell’ex Telecom, a pochi metri di distanza, dove il corteo si è fermato nuovamente. Poi i manifestan­ti hanno proseguito verso il Pratello, passando per il sacrario in piazza Maggiore.

Al Pratello hanno trovato la festa che, nonostante le polemiche della vigilia per le ordinanze del Comune che ha disposto la chiusura alla 19 per i minimarket e alle 23 per i locali, si è tenuto come ogni anno, In più quest’anno c’era però l’allerta terrorismo: il perimetro della festa è stato sorvegliat­o per tutto il giorno dai blindati delle forze dell’ordine.

De Paz Chi manifesta contro la Brigata ebraica, manifesta contro i partigiani, perché tutti sono stati impegnati a liberare le città

 ?? La scritta ?? La frase sul monumento che ricorda le vittime della Shoa
La scritta La frase sul monumento che ricorda le vittime della Shoa
 ?? Villa Cassarini ?? La commemoraz­ione delle vittime omosessual­i
Villa Cassarini La commemoraz­ione delle vittime omosessual­i
 ?? Il corteo antagonist­a ?? La tappa all’Xm24, alla Bolognina
Il corteo antagonist­a La tappa all’Xm24, alla Bolognina
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Pratello La tradiziona­le festa nel quartiereS­aragozza
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