Pizza: «L’obbligo vaccinale è controverso» Ira Venturi: «Pensi a sospendere gli stregoni»
Il presidente dell’Ordine dei medici contro la legge dell’Emilia-Romagna: «Non c’è alcuna emergenza»
La diatriba sui vaccini registra uno scontro al vertice senza precedenti, che aggiunge altra legna al fuoco di una polemica già rovente. Da una parte il presidente dell’Ordine dei medici di Bologna Giancarlo Pizza che definisce «controverso» l’obbligo di vaccinazione introdotto dalla Regione come condicio sine qua non per accettare le iscrizioni dei bimbi nei nidi dell’Emilia-Romagna; dall’altro l’assessore regionale alla Sanità Sergio Venturi che giudica «gravi» le parole di Pizza, tanto più perché a pronunciarle è «chi dovrebbe proteggerci dai medici stregoni e sanzionarli come ha fatto il suo collega di Treviso».
Tutto parte da un’intervista rilasciata da Pizza il 24 aprile al Tg3 dell’Emilia Romagna. In studio, Pizza risponde alle domande della conduttrice che prendono spunto dalla radiazione del medico antivaccinista Roberto Gava decisa dall’Ordine dei medici di Treviso. «La radiazione è il provvedimento più grave che si potesse assumere da parte di una commissione disciplinare — premette Pizza —. Chi l’ha preso deve avere elementi molto consistenti che io non ho». Poi il presidente dell’Ordine bolognese entra nel vivo della polemica: «Sono molto preoccupato della situazione — dice —. In gioco ci sono più cose: la necessità di proteggere la comunità; e c’è la necessità di conservare il diritto costituzionale del cittadino ad accettare se avere o meno un trattamento sanitario; l’unico trattamento obbligatorio possibile prevede l’internamento». C’è infine, secondo Pizza, «l’autonomia del medico a valutare caso per caso se una decisione può essere presa». Pizza si dice inoltre preoccupato dall’intervento della magistratura nella controversia. E cita il Consiglio di Stato che qualche giorno fa, ha dato torto a due famiglie di Trieste che aveva fatto ricorso contro l’obbligo vaccinale.
Poi nel merito della legge regionale: «L’obbligo del vaccino è qualcosa di controverso — dice Pizza — confligge con un diritto costituzionale garantito, quello di decidere se essere sottoposti o meno a un trattamento sanitario, e poi c’è l’autonomia del medico che viene meno. Io sono un immunologo, non farei mai vaccinare un bambino con una disfunzione immunitaria perché non sappiamo a cosa andiamo incontro. Ci deve essere una valutazione attenta». Ma le parole che destano forse più scalpore, sono quelle in risposta alla domanda se esista o meno una situazione di emergenza per il crescente numero di bambini non vaccinati. In Emilia-Romagna, la copertura delle vaccinazione obbligatorie si è fermata al 93,4% nel 2015, in ulteriore calo rispetto al 2014 (94,5%), e al di sotto la soglia di sicurezza indicata dall’Organizzazione mondiale della Sanità (95%).
«Non mi pare (che ci sia un’emergenza ndr) — risponde Pizza —. La percentuale di vaccinati non è tale da destare allarme, l’effetto gregge è ancora garantito. La situazione richiede equilibrio da parte di tutti, stiamo prendendo un piano inclinato e questo non va bene».
Durissima, via Facebook, la replica dell’assessore alla Sanità Venturi: «Pizza sostiene che è discutibile l’obbligo di vaccinazione, andando contro una sentenza del Consiglio di Stato, una legge nazionale mai abolita e una legge regionale di cui siamo orgogliosi». Venturi definisce «gravi» le parole di Pizza perché vengono da chi «rappresenta un’istituzione» e «dovrebbe proteggerci dai medici stregoni e sanzionarli come ha fatto il suo collega di Treviso». E infine: «Pizza ha sospeso per sei mesi un direttore sanitario perché applicava le delibere della nostra Regione — attacca Venturi —. Due pesi e due misure? E chi misura l’incoerenza?».
Il riferimento è alla vicenda di Angelo Fioritti, direttore sanitario dell’Ausl di Bologna, sospeso dall’Ordine dei medici per avere avallato i protocolli della Regione che consentono agli infermieri specializzati di agire da soli sulle ambulanze. A sostegno dell’obbligo vaccinale interviene anche il governatore Stefano Bonaccini che dopo aver postato un articolo del Corriere della Sera sulla crescita dell’allarme morbillo si chiede: «E stiamo ancora a discutere?».
Bonaccini insiste Accanto a un articolo del «Corriere» sul morbillo ha scritto: «Discutiamo ancora?» L’assessore Pizza va contro una sentenza del Consiglio di Stato, una legge nazionale mai abolita e una legge regionale di cui siamo orgogliosi
Il medico In gioco non c’è solo la necessità di difendere la comunità ma anche il diritto del cittadino ad accettare o meno un trattamento sanitario