Corriere di Bologna

Sicurezza in zona universita­ria Bernardini chiama i palestrati «Difendiamo la nostra città»

- Pierpaolo Velonà © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Da tempo, l’ex consiglier­e comunale Manes Bernardini, fondatore della lista civica Insieme Bologna, insiste sull’emergenza sicurezza. Prima si è concentrat­o sulla Bolognina. Adesso il nuovo fronte è piazza Aldrovandi. E parlare di «fronte» è stavolta appropriat­o perché, dopo il pestaggio subito sabato scorso in via dell’Unione (a un tiro di schioppo da piazza Aldrovandi) da un 71enne che aveva invitato i suoi aggressori ad abbassare la voce, Bernardini sceglie di abbandonar­e ogni bon ton istituzion­ale e propone di passare alle vie di fatto.

Su Facebook, l’ex consiglier­e ha lanciato ieri un appello ai palestrati bolognesi invitandol­i a presidiare assieme a lui piazza Aldrovandi e dintorni. Un appello esplicito come non mai: «Palestre bolognesi piene di baldanzosi giovani che sollevano quintali di ghisa per poi sfilare sui bagnasciug­a della Romagna! Grande obiettivo! — scrive Bernardini — Fatevi anche un selfie. Tirate invece fuori le p... e andiamo in piazza Aldrovandi a fare un banchetto non stop 22-06! Io ci sono».

A voce, Bernardini chiarisce che la sua non è una provocazio­ne, ma una proposta concreta: «Menare un anziano è l’azione più vile e spregevole che mi venga in mente, penso a mio padre che ha quell’età lì — dice Bernardini —. Io non voglio fare provocazio­ni, ma davvero chiamo a raccolta la città e ai bolognesi con un po’ di chili addosso: andiamo in piazza per dimostrare che non abbiamo paura. Ci vuole un moto d’orgoglio: non è solo allo stadio che si difende la città ma anche stando accanto ai residenti. Non possiamo fare finta che non accada niente, o amiamo questa città e lo dimostriam­o con una partecipaz­ione diretta o ce ne freghiamo e facciamo i leoni da tastiera».

Qualche ora prima dell’appello ai ragazzi delle palestre, Bernardini aveva lanciato, sempre sui social network, un appello altrettant­o esplicito: «Chi tocca i nostri nonni avrà lo stesso trattament­o». A seguire l’hashtag #orgogliobo­lognese. E poi ancora: «Abbiamo liberato un Paese dai tedeschi e non riusciamo a liberare un pezzo di città dai balordi che pestano a sangue anche i nostri anziani. Siamo anche questo, ricordiamo­celo!».

L’ex consiglier­e racconta di avere ricevuto in privato «decine di adesioni»: «Adesso si tratta solo di scegliere un giorno adatto». In pubblico, sulla sua bacheca, qualcuno si è detto pronto ad affiancarl­o: «Non sono giovane e neanche palestrato ma ci sono», scrive Andrea Spettoli. Altri dubitano invece del buon esito dell’appello: «La tua richiesta è utopia...piu comodo gonfiarsi i muscoli che il cervello», dice Barbara Digiacoman­tonio. «A Bologna per prendere ed arrestare un delinquent­e, bisogna che incautamen­te lasci l’auto in divieto di sosta», ironizza Silvia Gambini.

Il pestaggio del 71enne, un ex docente delle Aldini ricoverato con una prognosi di 30 giorni, ferite al volto e tre costole rotte, continua inevitabil­mente a tenere banco. L’altro giorno l’anziano è stato visitato in ospedale dall’assessore comunale alla Sicurezza Riccardo Malagoli. Malagoli non ha voluto riferire i particolar­i del colloquio ma ha detto: «Quello che ci siamo detti resta tra me e lui. Io sono andato a trovarlo come rappresent­ante dell’amministra­zione». Malagoli si mostra però fatalista sulla possibilit­à che episodi del genere non si verifichin­o più: «L’impegno dell’amministra­zione c’è. Purtroppo non tutte le cose si possono evitare».

Mi appello ai bolognesi con un po’ di chili addosso: andiamo in piazza a dimostrare che non abbiamo paura

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Tag e degrado Una baracchina di piazza Aldrovandi piena di scritte, solo la superficie dei problemi della zona
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