Di Francesco crack, il Bologna perde il più carico
L’ala rossoblù si fa male nel suo momento migliore: distorsione al ginocchio sinistro, fuori tre settimane
La fortuna sarà anche cieca, ma la sfortuna storicamente ci vede benissimo e ha anche un’ottima mira: lo sanno bene a Casteldebole, dove ieri il Bologna ha dovuto prendere atto dell’infortunio di Federico Di Francesco, proprio l’uomo più in forma dell’ultimo mese di campionato. L’esterno rossoblù nella partita di sabato a Bergamo — chiusa con l’assist per Destro e il gol del momentaneo 2-2 — ha riportato una distorsione al ginocchio sinistro, probabile eredità di un contrasto avvenuto nel recupero con il Papu Gomez.
Il movimento innaturale del ginocchio ha causato un lieve interessamento del legamento collaterale mediale, una «pizzicata» che costringerà Di Francesco ad uno stop tra le due e le tre settimane: una vera e propria disdetta, proprio ora che l’ex Lanciano si era ritagliato dopo tanta attesa un posto da titolare nell’undici di Donadoni, dimostrandosi tra i più vogliosi. Di Francesco salterà così le sfide contro Udinese, Empoli e Pescara, tornando probabilmente a disposizione per le ultime due gare di campionato contro Milan e Juventus: un problema in più per Roberto Donadoni, alle prese con una vera e propria ecatombe.
Domenica contro l’Udinese il Bologna infatti sarà in totale emergenza in mediana e avrà problemi anche sugli esterni d’attacco, al punto che il modulo potrebbe essere condizionato da infermeria e squalifiche: l’idea di partenza sembrava quella di confermare il 4-2-3-1 e magari di renderlo ancora più offensivo rispetto a Bergamo con Verdi (a sua volta in dubbio) alle spalle di Destro, ma il ko di Di Francesco stravolge le carte in tavola. In mediana, con Nagy infortunato e con Dzemaili e Pulgar squalificati, Donadoni ha solo tre centrocampisti (Taider, Viviani e Donsah) mentre in avanti sarà privo di Di Francesco e con le condizioni di Verdi — stiramento al tendine del semitendinoso, anche ieri terapie e seduta differenziata — tutte da verificare, per quanto in lento miglioramento.
L’unico esterno d’attacco di ruolo in salute al momento è Krejci, visto che anche Rizzo si sta ancora allenando a parte per un guaio muscolare: a quattro giorni dalla sfida casalinga alla squadra di Delneri — che ha perso una sola partita delle ultime sette giocate in campionato — è difficile ipotizzare sia un 4-3-3 sia un 4-2-3-1 plausibile, a meno che Rizzo o Verdi non tornino a disposizione.
Con tutte queste assenze la strada rischia di essere quella del 3-5-2 visto di recente contro Lazio, Chievo e Fiorentina, con uno tra Krejci e Masina a sinistra, Mbaye a destra e la coppia PetkovicDestro in avanti: un’idea che non scalda più di tanto lo staff tecnico rossoblù, che continuerà a tenere d’occhio l’infermeria in questi giorni sperando nel rientro di qualche elemento (anche Mirante è ancora out per il problema alla schiena, ma lì il sostituto non manca).
Intanto, però, la certezza è che Di Francesco deve fermarsi e per ciò che si è visto da un mese a questa parte — tra gol, giocate vincenti e stato di forma — è l’ultima assenza con cui il Bologna avrebbe voluto dover fare i conti.