Corriere di Bologna

Combattere il cancro, anche con un gol

Dieci ragazzi, un infermiere, un medico: la squadra dell’oncologia pediatrica del Sant’Orsola

- Claudia Balbi © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Fare squadra in ospedale e sul campo. I giocatori di Ageop team, la squadra di calcio bolognese composta da 10 ragazzi tra i 17 e i 25 anni dell’oncologia pediatrica del Sant’Orsola, un infermiere e un medico del Lalla Seragnoli, ci sono riusciti. E dalla corsia del reparto del policlinic­o, dove hanno combattuto e alcuni continuano a lottare contro il cancro, da febbraio si sono trovati sul campo da calcio della Virtus di via Andrea Costa per scambiarsi passaggi, parole e emozioni.

«Appena ho saputo del progetto mi sono gasata e ho deciso di provare» racconta Chiara l’ala destra della squadra, 16 anni e un sorriso dolce. Chiaraè una sportiva: pallavolo, calcetto ed equitazion­e: «Mi sono fermata solo per le cure». Per la radioterap­ia Chiara uno stop di 5 mesi, un altro per l’operazione. Oggi è sotto osservazio­ne. A chi dei suoi compagni le chiede come ha fatto ad affrontare il percorso di cura risponde: «Dico che è una cosa passeggera che tutto poi torna alla normalità e anzi è ancora più bello perché apprezzi di più le cose. Per esempio prima a me il mare non piaceva e ora invece mi piace».

Lo scopo del progetto di Ageop e Sant’Orsola, che, come afferma Francesca Testoni responsabi­le Ageop, «rientra in tutto e per tutto nella cosiddetta terapia riabilitat­iva»,e il «ritorno alla vita normale » dice Andrea Pession, direttore dell’unità operativa di pediatria del policlinic­o Sant’Orsola-Malpighi. Insiema a Chiara in campo c’è un’altra ragazza, si chiama Zuzanna, indossa la maglia numero 11 e gioca da ala sinistra. Zuzanna è l’artista del gruppo e ha disegnato una caricatura di tutti i suoi compagni di squadra. Ci sono Vadim, Chiara, il portiere Francesco, il capitano Lorenzo, Omar, Philip, e ancora Matteo e Michele, insieme all’allenatore Andrea Martini e al team manager Pino Caligiuri. Il disegno li ritrae durante la Winner Cup, la coppa italiana dedicata ai pazienti oncologici, che i ragazzi dell’Ageop Team hanno disputato lo scorso 22 aprile nel campo dell’Inter a Milano. Alla fine del torneo i ragazzi hanno anche ottenuto il premio speciale per la sportività e l’inclusivit­à. «Il bello di questo sport è che se c’è un buon amalgama si riesce ad andare oltre le difficoltà del singolo» spiega Pino Caligiuri, team manager». E poi nulla è impossibil­e per questi ragazzi.«Hanno una marcia in più» — racconta il mister Andrea Martini — «una maturità che altri della loro età non hanno. Credo che quello che hanno passato gli abbia dato questa forza».

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In campo Seduta di allenament­o per la squadra dell’Ageop team: dieci ragazzi, un infermiere, un medico

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