Corriere di Bologna

Il 2 agosto senza indennizzi, l’M5S: «Pronti a contestare» Ed è subito duello con i Dem

Il nodo risarcimen­ti. Critelli: «No a strumental­izzazioni politiche»

- Olivio Romanini @olivioroma­nini © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Mancano più di due mesi al 37esimo anniversar­io della strage della stazione di Bologna e il mancato inseriment­o nella manovra economica dei benefici previdenzi­ali e dei risarcimen­ti per le vittime si trasforma in un caso politico che rischia di andare avanti fino alla ricorrenza. Due giorni fa il presidente dell’associazio­ne famigliari delle vittime, Paolo Bolognesi, ha espresso tutta la sua delusione per il non rispetto degli impegni da parte del governo ed è arrivato a dire che, in mancanza di fatti nuovi, è sgradita la presenza dei ministri il prossimo 2 agosto a Bologna.

Ieri però il capogruppo del Movimento Cinque Stelle, Massimo Bugani ha alzato il tiro. «Sono consiglier­e comunale dal 2011 — ha detto — ed è da allora che ogni anno vedo buffoni e ciarlatani il 2 agosto seduti accanto a Paolo Bolognesi. Ogni anno arrivano qui mandati dal governo e promettono risarcimen­ti ai famigliari delle vittime e si prendono gli applausi, le prime pagine e le aperture dei Tg e poi se ne vanno nel loro manto di crudele ipocrisia». E ancora: «Fino ad oggi — incalza Bugani — abbiamo rispettato il presidente dell’associazio­ne famigliari delle vittime ma il prossimo 2 agosto non accetterem­o l’ennesima presa per i fondelli e non staremo in silenzio». Una litote quella utilizzata da Bugani che dunque, come titolavano ieri le agenzie, lascia presagire possibili contestazi­oni dei Cinque Stelle alla manifestaz­ione del 2 agosto. Un gesto di sfida visto che nei 37 anni di commemoraz­ioni i fischi e le contestazi­oni sono state una costante ma raramente sono arrivate da esponenti delle istituzion­i. Ed è per questo il motivo che le parole di Bugani hanno convinto a replicare il segretario del Pd, Francesco Critelli: «Invito Massimo Bugani — ha detto il leader dei Democratic­i — a rispettare il 2 agosto, la cui ferita fa ancora male alla città di Bologna, quella per tutti i bolognesi è la giornata della compostezz­a». E ancora: «Bisogna invece lavorare in silenzio fino all’ultimo giorno perché il tema posto da Paolo Bolognesi è un tema vero e bisogna riuscire a superare tutte le difficoltà che ci sono, bisogna provare a lavorare in silenzio fino all’ultimo giorno per trovare una soluzione. Arrivare addirittur­a ad annunciare una contestazi­one sembra invece più una strumental­izzazione politica, meglio lavorare per raggiunger­e l’obiettivo».

Per capire se questa resterà una polemica politica di inizio estate o se siamo di fronte ad un fatto politico nuovo con la rottura del fronte bipartisan che almeno sul ricordo degli 85 morti e 200 feriti della strage della stazione ha finora sempre tenuto, bisognerà aspettare le proprie settimane. Se le richieste dell’associazio­ne dei famigliari non fossero soddisfatt­e il rischio di rompere quel fronte c’è anche se un conto è parlare e un conto è organizzar­e una contestazi­one in una piazza che fa tremare le gambe a tutti.

Le parole di Bugani non sono passate inosservat­e nelle file del Pd e anche il capogruppo in Comune, Claudio Mazzanti, ha contrattac­cato con meno diplomazia del segretario: «Bugani parla di buffoni e se ne intende visto che il suo movimento è guidato dal re dei buffoni e dei giullari che li comanda a bacchetta. Il tema di cui si parla è un tema vero che va risolto anche se non bisogna mai dimenticar­e che le difficoltà esistono e che non sono mai state negate dal governo». Però, chiude il ragionamen­to Mazzanti, «Bugani ha un ruolo istituzion­ale e non so se riesce a capire che questo gli dovrebbe impedire di fare a sua volta buffonate».

Nei giorni scorsi ha espresso il suo rammarico per il mancato accordo tra l’associazio­ne dei famigliari delle vittime e il governo anche il presidente del Senato, Pietro Grasso, che si è adoperato per fare avvicinare le parti.

Da via Rivani «Bisogna lavorare fino all’ultimo giorno in silenzio per trovare una soluzione» Bugani È dal 2011 che vedo buffoni e ciarlatani promettere risarcimen­ti Rammarico in Senato Il presidente, Pietro Grasso, si è lamentato del mancato accordo sui risarcimen­ti Mazzanti Ha un ruolo istituzion­ale dovrebbe evitare di fare buffonate

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