Il prefetto promuove il Guasto
Il «Village» annunciato dal sindaco in zona universitaria: «I vigilantes? Servono anche quelli» Piantedosi: «Pieno appoggio al Comune». Poi l’appello: «I cittadini ci aiutino»
La Prefettura dà la sua «benedizione» al Guasto Village. Nei modi, nei tempi, nelle scelte fatte finora. «Il Comune — ha detto ieri il neo prefetto Matteo Piantedosi, al termine delle celebrazioni per la festa della Repubblica — ha presentato un programma articolato che è nella logica di riappropriazione degli spazi in maniera positiva e con una fruibilità che possa essere garantita alla più ampia platea di cittadini. Noi diamo pieno sostegno a questo programma con le cornici di sicurezza, prevenzione e repressione di quei fenomeni collaterali al degrado che ci competono». Nulla da dire, da parte della Prefettura, nemmeno sulla presenza di vigilantes privati: «Su certi fenomeni c’è bisogno anche di quella che viene definita cittadinanza attiva, un contributo importante lo devono dare anche i cittadini».
La Prefettura benedice l’estate del Giardino del Guasto. Nei modi, nei tempi e nelle scelte fatte finora. Per il futuro si vedrà: intanto è bene partire e soprattutto farlo insieme. «Il Comune — ha detto ieri il prefetto Matteo Piantedosi, al termine delle celebrazioni in piazza del Nettuno per la festa della Repubblica — ha presentato un programma articolato che parte quest’estate e che è proprio nella logica di riappropriazione degli spazi in maniera positiva e con una fruibilità che possa essere garantita alla più ampia platea di cittadini. Noi diamo pieno sostegno a questo programma con le cornici di sicurezza, prevenzione e repressione di quei fenomeni collaterali al degrado che ci competono».
Insomma, Piantedosi mette a tacere le critiche mosse in questi giorni a Palazzo d’Accursio da comitati e associazioni per la scelta di trasformare l’area attorno al Giardino del Guasto in un villaggio del divertimento serale che, nella logica dell’amministrazione, dovrebbe riportare una frequentazione più sana in tutta la zona universitaria. E alla Prefettura il progetto va bene proprio così com’è. «Non ho chiesto al Comune — spiega Piantedosi — qualcosa di particolare. Non avevamo bisogno di chiedere nulla, perché ci siamo perfettamente intesi sulla necessità di coniugare la riappropriazione degli spazi con iniziative positive che siano di richiamo e con servizi mirati che possano incidere su fenomeni deteriori verificatisi negli ultimi tempi. Sperimentiamo e vediamo».
Come dire: meglio partire, poi c’è sempre tempo per fare gli aggiustamenti necessari. «Non possiamo dire di aver trovato la soluzione di tutti i problemi, lo diremo solo quando vedremo gli effetti. Speriamo e vediamo».
Quanto alla gestione del Guasto Village, in parte garantita anche dal teatro Comunale e che vedrà la presenza di vigilantes privati, Piantedosi non ha nulla da eccepire. «Su certi fenomeni c’è bisogno anche di quella che viene definita cittadinanza attiva. La nostra Repubblica, e mi piace dirlo oggi, è fondata molto sul concetto di sussidiarietà. Per cui un contributo importante lo devono dare anche i cittadini». Quindi, avanti i vigilantes e i cittadini. «Le forze di polizia — aggiunge il prefetto — non devono arretrare chiaramente, le istituzioni in generale hanno un ruolo che non può essere delegato a nessuno, ma il fatto che la cittadinanza si muova per dare un contributo è assolutamente positivo». E su piazza San Francesco, dove si sta tentando di arginare chi suona i bonghi tutta la notte, è sfuggita di mano la situazione? «Non sta sfuggendo di mano nulla — replica Piantedosi — sono fenomeni non nuovi su cui ci sono progetti specifici. Bisogna riportare una vita ordinaria in certi contesti e fare in modo che se ne riapproprino i cittadini».
Intanto ieri mattina, dopo la tradizionale parata del 2 giugno, in Prefettura sono state consegnate le onorificenze della Repubblica a persone che si sono distinte particolarmente nei loro campi: sono stati insigniti dell’onorificenza di Grande ufficiale l’ex rettore Ivano Dionigi e il medico Franco Pannuti, fondatore dell’Ant.
Non possiamo dire di aver trovato la soluzione di tutti i problemi, ma sperimentiamo e vediamo come andrà I vigilantes al Guasto Village? Su certi fenomeni c’è bisogno anche di quella che viene definita cittadinanza attiva Per cui un contributo importante lo devono dare anche i cittadini