Charta della sostenibilità Il primato dell’Alma Mater
Il rapporto: acqua e energia, così Unibo risparmia
L’Alma Mater ha una politica green e terrà a battesimo la Charta della sostenibilità. Il rettore Ubertini. «È la direttrice del nostro Piano Strategico, collegato agli obiettivi fissati dall’Agenda 2030». Anche la prossima festa dei dottori di ricerca sarà tale, grazie alla presenza di Florence Rabier.
Cosa possono fare le università per contribuire allo sviluppo sostenibile? Se ne parlerà in particolare in alcuni dei 70 eventi previsti nella «settimana green» in preparazione al G7 Ambiente dell’11 e 12 giugno. Sono gli eventi di #All4TheGreen, promossi dall’Alma Mater che si presenta come il primo ateneo italiano, e tra i pochi in Europa, come Harvard ed Edimburgo, ad aver letto le proprie azioni di governo in funzione dei 17 obiettivi dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. La presentazione di questo primo Rapporto di sostenibilità sarà uno dei momenti centrali dell’evento «G7 e la Rete delle Università per lo sviluppo sostenibile: verso una Charta della Sostenibilità», in programma il 6 giugno dalle 9,30 nell’aula Prodi del Complesso di San Giovanni in Monte.
«Le università — ha spiegato nei giorni scorsi il rettore Francesco Ubertini — hanno la grande responsabilità di immaginare e definire il futuro del nostro pianeta, della nostra società e quindi anche dei nostri giovani. Per questo l’Alma Mater ha inserito il tema della sostenibilità come direttrice del suo Piano Strategico e ha collegato il Piano agli obiettivi fissati dall’Agenda 2030». «Abbiamo calcolato quanta acqua consumiamo, quanto risparmio energetico realizziamo, gli effetti sulla gestione della flotta aziendale in cui abbiamo inserito auto elettriche e a bassa emissione di Co2 — aggiunge Angelo Paletta, delegato al Bilancio —. L’incontro è dedicato alla Rete delle università sostenibili creata all’interno della Crui, la conferenza dei rettori, e quel giorno abbiamo invitato i 51 atenei aderenti per confrontarci su questi temi».
Quest’anno anche la cerimonia di proclamazione dei dottori di ricerca diventa «green». Venerdì 9 giugno nell’aula magna di Santa Lucia si ritrovano i dottori di ricerca che hanno conseguito il titolo nell’ultimo anno. Per loro un evento tutto dedicato alla sostenibilità con la presenza di un’ospite d’eccezione: Florence Rabier, direttrice generale del Centro Meteo Europeo, che è già stata a Bologna nei mesi scorsi in vista del trasferimento del centro da Reading a Bologna entro il 2019.
Il terzo evento targato Unibo avviene in parallelo al G7 dei ministri dell’Ambiente. Si tratta dell’incontro «Idee imprenditoriali per un mondo sostenibile», il 10 giugno dalle 9,30 nella sede Carisbo di via Farini, «organizzato dal ministero dell’Ambiente in collaborazione con Unibo che fa ospita le università dei sette paesi membri», spiega Paletta. Si parlerà di economia circolare e imprenditorialità, coinvolgendo diverse start up che già oggi sono al lavoro su questi temi.
Intanto i contestatori riuniti nella rete «G7M - Ambiente alla base, non al vertice!» hanno lanciato il loro messaggio. «Proteggere il pianeta oggi vuol dire contrastare i G7 — scrivono su Facebook — e per farlo noi saremo la parte più grande, imprevedibile e creativa che rompe il gioco delle parti ritualizzato dal racconto dei buoni e dei cattivi».
Il rettore L’Alma Mater ha collegato il suo Piano agli obiettivi fissati dall’Agenda 2030